La città rende omaggio ad Arturo Conte

Domani presentazione di un libro che raccoglie appunti inediti

 L'AQUILA. Domani, alle ore 18, nei locali della Mensa Celestiniana a Piazza d'Armi si svolgerà la manifestazione «Omaggio ad Arturo Conte» organizzata dal Centro internazionale studi celestiniani, con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nell'occasione verrà presentato il libro «Psicolisi- Pensieri sulla salute e sulla malattia». Interverranno Padre Quirino Salomone del Centro studi celestiniani, Giannino Di Tommaso, preside della Facoltà di Lettere, Maria Baiocco, nipote di Arturo Conte, insegnante di Filosofia nell'Istituto Amedeo di Savoia Duca d'Aosta, Sandro Ciavarelli della facoltà di Lettere, Luciano Onori della facoltà di Medicina. Sarà presente Domenico Nardecchia, allievo di Arturo Conte e coautore del volume. Il ricavato delle offerte per il libro verrà devoluto alla Mensa di Celestino. Arturo Conte (1921-2009) è stato professore emerito dell'Università dell'Aquila, dove ha insegnato Psicologia Generale nella Facoltà di Lettere e Filosofia. E' stato primario psicologo nell'ospedale psichiatrico Santa Maria di Collemaggio. Si è occupato di psicoterapia di gruppo e di psicodramma e ha condotto per molti anni gruppi terapeutici. Ha pubblicato vari studi su riviste specializzate, quali Neuropsichiatria infantile, Rivista di Psicologia, Rivista di psicologia sociale. Ha anche collaborato a riviste straniere.  Si è particolarmente interessato ai problemi del linguaggio normale e patologico e alla psicologia clinica. Il libro «Psicolisi Pensieri sulla salute e sulla malattia» vede la luce dopo due anni di lavoro di sistemazione, integrazione e rielaborazione di una parte del cospicuo patrimonio di appunti che Arturo Conte ha consegnato a Domenico Nardecchia alcuni anni prima della morte.  Una delle tesi di fondo del volume è che la psicologia, il cui significato etimologico (psyché-logos) «indica l'atto di legare la psiche e dunque la carcerazione dell'anima, va svelata e redenta nella psicolisi (psyché-lysis, letteralmente "scioglimento della psiche, liberazione dell'anima, del soffio vitale). Il terapista psicolitico - si legge ancora nel libro - riscatta la sorgente nel paziente, laddove il terapista psicologico converte il dolente in paziente. Al dolente, al quale la medicina risponde con i sedativi e la psicologia con il sonno della norma (e talora con il sonno ipnotico che della norma è fratello), promettendo all'unisono piacere e benessere, la psicolisi annuncia l'autenticità "algedonica" nella quale il dolore sta alla gioia come le due facce indisgiungibili di un'unica medaglia».

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