La città si racconta su Facebook

Boom di commenti al gruppo «Sei aquilano se...». Aneddoti del pre-sisma

L’AQUILA. Sei aquilano se... «sci abbituatu a undici mesi de friddu e uno de friscu!». Oppure, «...quanno recali daju Corno Grande te magni pa’ e frittata» o, ancora, «pe jì alla scola rischii minimu nu par’ ’e ’ote a mmatina de scortecatte pe’ lla jelata». Da un po’ di tempo a questa parte, messaggi di questo tipo sono sempre più frequenti sulle bacheche Facebook degli aquilani. La «colpa» è del gruppo, cliccatissimo, «Sei aquilano se...» che nel giro di un paio di settimane ha visto i suoi iscritti schizzare a quasi 12mila persone. Tutti a condividere ricordi, simpatici aneddoti e foto dei luoghi del centro di quell’Aquila che ancora non aveva conosciuto la violenza del terremoto.

Una bacheca virtuale, che offre un continuo flashback di quella che era la città di un tempo. Naturalmente, gruppi che propongono pensieri revival sulle varie comunità cittadine, sono disseminati in tutto il mondo.

Quello che dà al gruppo aquilano un valore aggiunto è il fatto che quasi tutti i ricordi fanno riferimento all’Aquila pre-sisma.

Tanti gli aneddoti sulle attività commerciali e di ristorazione, a partire dalla popolare trattoria Corridore, oppure alle cartolibrerie e ai bar del centro. Altri i riferimenti ai personaggi cittadini come Magnotta e il «nobile patrizio». Sul gruppo c’è anche chi propone l’organizzazione di un evento collettivo in cui incontrarsi tutti insieme in piazza Duomo. La proposta è per il 30 marzo alle 10. Il titolo è piuttosto scontato: «Va’ a vede’ se stengo ’mpiazza!».

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