L'AQUILA

La Dompé produrrà il collirio Montalcini 

Nello stabilimento aquilano sarà realizzato il farmaco basato sugli studi del premio Nobel

L’AQUILA. È stato sviluppato nella stabilimento aquilano della Dompé Oxervate il collirio per il trattamento della cheratite neurotrofica, la cui commercializzazione è stata appena approvata dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco. L’Oxervate (cenergim gocce oculari) è conosciuto come il “collirio Montalcini”, in quanto derivato dalla molecole per la quale la scienziata italiana nel 1986 è stata insignita del premio Nobel per la Medicina. Si tratta di un farmaco indicato per la cura della cheratite neurotrofica moderata o grave, una patologia oculare rara e debilitante che può portare alla perdita della vista e per la quale non esistevano, ad oggi, trattamenti soddisfacenti. Dopo il sì definitivo in sede europea, ora la Dompé dovrà concludere l’iter autorizzativo nei singoli Paesi, dove verrà commercializzato il collirio: l’azienda produttrice deve negoziare il prezzo e la tipologia di distribuzione con le autorità sanitarie di ogni singolo Stato europeo. Poi il farmaco, di cui in poche settimane sarà pronta la vendita, verrà distribuito nelle farmacie dei Paesi che stringeranno gli accordi con Dompé. Il collirio aveva già incassato nello scorso mese di maggio il parere positivo del Chmp, il Comitato per i farmaci a uso umano dell’agenzia regolatoria comunitaria, rilasciato con procedura accelerata proprio per i rischi legati alla patologia e per la mancanza di valide alternative terapeutiche. «Essere riusciti a portare per primi il nerve growth factor dalla scoperta a una potenziale terapia», commentò all’indomani del via libera del Chm, Sergio Dompé, presidente Dompé Farmaceutici, «è un’ulteriore conferma del valore della ricerca made in Italy. Il mio pensiero e la mia gratitudine vanno in questo momento al team di ricercatori che hanno lavorato con passione allo sviluppo di Oxervate, ma soprattutto alla professoressa Rita Levi Montalcini, per la geniale intuizione da cui nasce questo progetto di ricerca, quel fattore di crescita neuronale che le valse il Nobel». L’origine della cheratite neurotrofica è legata a un danno al nervo trigemino (uno dei nervi responsabili dell’integrità anatomica e funzionale dell’occhio), che può condurre alla perdita di sensibilità corneale. Nelle sue forme più gravi può portare a ulceree perforazioni corneali, con conseguenze sulle capacità visive di chi ne soffre. Somministrato in gocce oculari in pazienti con cheratite neurotrofica, Oxervate aiuta a ripristinare i processi di guarigione dell’occhio e riparare il danno della cornea. Rappresenta il primo farmaco autorizzato per questa indicazione. Cenegermin, il nome dell’ingrediente del prodotto, è la versione ricombinante del Nerve growth factor (Ngf) umano, scoperto dal Premio Nobel, Montalcini. Si tratta di una proteina prodotta dal corpo umano, responsabile dello sviluppoe della sopravvivenza delle cellule nervose. (r.s.)
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