La muffa attacca gli antichi affreschi nella chiesa inagibile e dimenticata

Capolavori dell’Annunziata a rischio dopo il terremoto, il vescovo Spina sollecita interventi

SULMONA. Affreschi antichi e di pregio rovinati dalle infiltrazioni d’acqua piovana. Intonaci che si stanno staccando e mobili di valore che rischiano di ammuffire. Così versa la chiesa dell’Annunziata, nel centro storico della città, inagibile dopo il terremoto del 6 aprile scorso.
Un patrimonio artistico che sta andando in rovina in attesa del via libera per la riparazione del tetto dell’edificio di culto. Via libera che spetta a Protezione civile e Regione.

La diocesi che ne è custode e la Casa Santa dell’Annunziata, proprietaria della prestigiosa chiesa sono pronte a intervenire, ma non possono farlo proprio perché impossibilitate a entrare per dare inizio ai lavori. La chiesa dell’Annunziata è stata costruita nel 1350 e custodisce tesori artistici di inestimabile pregio. Dipinti del Settecento e dell’Ottocento che oltre al valore spirituale e al percorso di fede che rappresentano per i fedeli sono vere e proprie opere d’arte. «C’è la massima disponibilità da parte nostra e della Casa Santa dell’Annunziata ad intervenire», evidenzia il vescovo Angelo Spina, «ma non possiamo farlo perché la chiesa è inagibile.

Abbiamo segnalato il problema delle infiltrazioni alla Sovrintendenza che è in attesa, così come lo siamo noi, del permesso per entrare e cercare di intervenire».
La Protezione civile dovrebbe inviare una commissione tecnica per stabilire le cause del danno. Nel frattempo la chiesa sta cadendo a pezzi e con essa il suo patrimonio artistico. Attualmente sono inagibili nel centro storico le chiese di Santa Chiara, San Filippo, Santa Caterina, San Domenico della Scarpa, San Pietro e appunto l’Annunziata. Le uniche aperte al culto sono la chiesa di San Gaetano e Santa Maria della Tomba. Il problema delle opere d’arte invase dalla muffa risolleva anche la polemica legata all’esclusione di Sulmona dal cratere sismico.