La vecchia bomba esplode, ma non fa danni 

Rivisondoli, paese svuotato e statale bloccata per l’ordigno della Seconda guerra mondiale

RIVISONDOLI. Hanno richiesto un’ora in più rispetto alla tabella di marcia, ma alla fine tutto è andato per il meglio. Si tratta delle operazioni per la rimozione e l’esplosione controllata della bomba della Seconda guerra mondiale rinvenuta in località Pie’ Lucente a Rivisondoli. L’ordigno modello MK-5 dal peso di 500 libbre (circa 240 kg) venne sganciato da un aereo inglese. Per fortuna non è esploso all’epoca e non ha fatto alcun danno durante le operazioni di bonifica. Queste sono scattate alle 8,30 con l’inizio della fase di disinnesco, a cui è seguita quella di trasporto in sicurezza in località Pantaniello, dove è stata poi fatta esplodere. Le operazioni si sono concluse alle 12,30, un’ora dopo rispetto alla tabella di marcia.
L’intervento, molto articolato proprio perché la bomba aveva la spoletta innescata, è stato portato avanti dagli artificieri dell’Esercito che hanno operato su indicazione della prefettura dell’Aquila. Il disinnesco è stato molto delicato e ha impegnato i militari per circa 20 minuti. Eliminato il pericolo, la bomba è stata poi trasportata e fatta brillare. Tutte le operazioni di bonifica sono state condotte dagli specialisti del 6° Reggimento Genio pionieri di Roma. A dare una mano anche i vigili del fuoco del comando provinciale, carabinieri, polizia e volontari di protezione civile giunti da più parti.
«L’intervento era stato programmato in ogni punto. Sin dalle prime ore del mattino l’intera popolazione era già stata allontanata dalle proprie case», ha detto il sindaco di Rivisondoli Roberto Ciampaglia. «L’evacuazione dell’intero paese si è resa necessaria in quanto l’ordigno avrebbe potuto far sentire i suoi effetti in un raggio di due chilometri. Poi tutto è stato fatto per il meglio e nel giro di qualche ora il paese è tornato alla normalità».
La bomba è stata rinvenuta casualmente durante i lavori per la realizzazione di un impianto sportivo a Rivisondoli. Le operazioni hanno creato qualche disagio al traffico soprattutto lungo la strada statale 17 che per alcune ore è rimasta chiusa.
In tutta Italia, negli ultimi 10 anni, l’esercito ha svolto oltre 35mila interventi di bonifica.
La bomba di Rivisondoli ha fatto tornare alla mente i drammatici momenti vissuti nel centro montano quando la zona era attraversata dalla Linea Gustav. (f.c.)
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