Lacrime e una gigantografia per l’addio alla presidentessa

Folla ai funerali della dirigente dell’Aragno calcio Paola Mari stroncata da un malore a soli 52 anni Il parroco: «Donna piena di carisma». Presente una delegazione di Erba, gemellata con la frazione

L’AQUILA. All’esterno della chiesa di Santa Maria Maddalena i giocatori della società Aragno calcio hanno appeso uno striscione bianco, con la gigantografia della loro presidente. Accanto, una scritta rossa che diceva così: «Sei parte della nostra vita, sei dentro di noi». Firmato: i tuoi ragazzi.

Un addio silenzioso, quello a Paola Mari, la presidente della squadra che milita nel girone A del campionato provinciale di Terza categoria, nonostante la gente che ha colmato la chiesa e riempito il sagrato, spingendosi fin sotto al cortile esterno, mentre tutto intorno le macchine circondavano il paese fino alla strada verso L’Aquila. C’erano proprio tutti: i «suoi ragazzi», i colleghi e le colleghe del supermercato Carrefour di Acquasanta, dove Paola Mari lavorava come addetta alle vendite da 12 anni. Stretta intorno alla famiglia la gente del paese: giovani e anziani, e poi i lavoratori della Vibac, colleghi del marito della donna, Patrizio Pulsoni. E c’erano loro, i familiari, stretti in un dolore composto: il marito, i tre figli, il nipote, la mamma, le sorelle Maria e Amelia e il fratello, Gianni. A loro, in particolare, il parroco don Jesus Iban Munoz Gallardo ha dedicato l’omelia: «Paola era una donna piena di carisma», ha ricordato, «lo stesso carisma che non è che la morte e resurrezione di Gesù, che deve darci la forza di andare avanti», ha aggiunto. Poi, rivolgendosi ai figli, li ha esortati «a non recidere la luce del Signore, che è risorto nella vita, e nel quale dobbiamo trovare forza, speranza e carità. Soprattutto in un momento così difficile della vita dovete lasciarvi coinvolgere dal mistero di Dio. Manca la mamma, che è il centro della famiglia: la fede nel Signore risorto vi darà la forza di andare avanti». Parole rafforzate, al termine della messa, da un rappresentante dell’amministrazione comunale di Erba, città con cui Aragno ha stretto un gemellaggio in seguito all’aiuto portato nel post-sisma dalla piccola comunità lombarda. «Cara Paola», ha detto l’assessore di Erba, parlando a nome di tutta la giunta, «ti abbiamo conosciuto nella tragedia, ma tu sei stato l’esempio che si può reagire. Da quando ti abbiamo conosciuta siamo più solari, e con dolore ti porteremo sempre nel nostro cuore». Tra la gente, il consigliere comunale Maurizio Capri, incaricato ai rapporti con le città gemellate dal sindaco, Massimo Cialente, che ha espresso cordoglio per la scomparsa in una nota congiunta con l’assessore allo Sport Emanuela Iorio. Ha voluto far sentire la sua vicinanza alla famiglia anche il direttore di Carrefour Maurizio Panepucci. Il suo ultimo viaggio è avvenuto con una maglia rossa appoggiata sulla bara, il numero «1» impresso con il bianco e sotto un nome: Paola.

Marianna Gianforte

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