LFoundry: «Sui precari rispettate le leggi vigenti» 

L’azienda chiarisce: «27 persone interessate, contattate anche telefonicamente Non sono licenziamenti, molto strumentali le schermaglie di questi giorni»

AVEZZANO. «LFoundry ha agito rispettando le normative vigenti, basta strumentalizzazioni». La multinazionale interviene sul mancato rinnovo del contratto a un gruppo di lavoratori interinali impegnati nella produzione: 27 per l’azienda, 56 per la Fiom-Cgil che aveva lanciato l’allarme. Notizia che ha innescato polemiche, anche alla luce delle modalità utilizzate dall’agenzia interinale alla quale LFoundry si era appoggiata. Agenzia che si è limitata a inviare ai lavoratori un messaggio attraverso whatsapp. Caso che ha alimentato il dibattito politico. «Periodicamente assistiamo a prese di posizione nei confronti dell’azienda LFoundry, tra le più disparate», affermano dall’azienda, «qualche anno fa, in piena crisi aziendale, mentre una multinazionale decideva di vendere il nostro stabilimento, vi erano persone o soggetti che andavano sui giornali per esprimere giudizi aspramente negativi e vi erano, invece, persone che, magari in maniera riservata, si attivavano per fornire un reale supporto. Grazie a queste persone, oggi, cinque anni dopo, continuiamo a dare lavoro su questo territorio». L’azienda è la più grande della provincia con i suoi 1.500 dipendenti. «Siamo in presenza di una nuova ondata di prese di posizione nei confronti dell’azienda», continuano da LFoundry, «non vogliamo entrare in queste schermaglie che riteniamo molto strumentali, soprattutto da parte di chi conosce bene le regole che sotto-intendono alle varie forme di lavoro oggi consentite dalla legislazione nazionale. Intanto l’azienda opera nel contesto legislativo vigente». I vertici della multinazionale hanno tenuto inoltre a precisare che danno lavoro a «1.500 dipendenti, a cui si aggiungono alcune centinaia di persone nell’indotto». «Tra queste vi sono parecchie decine di persone che trovano lavoro, in via temporanea, grazie al fatto che riusciamo ad avere più commesse», continuano dalla LFoundry, «le persone chiamate a svolgere questa parte di attività, nel rispetto della normativa vigente, sono dipendenti di soggetti che fanno questo di mestiere, le agenzie per il lavoro. È avvenuto che dei contratti siano scaduti e quindi non ha alcun fondamento parlare di licenziamenti. L’agenzia per il lavoro ha correttamente spiegato, anche per via telefonica, alle 27 persone interessate quanto stava succedendo, sempre sulla base della normativa ora vigente».
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