Lo chef Zonfa incorona l’88enne cuoco Domenico 

Esercitazione del personale del Nono reggimento Alpini a Murata Gigotti In campo militari e associazioni di volontariato con sfida tra cucine da campo 

L’AQUILA. La Protezione civile è un sistema complesso nella quale il ruolo dell’Esercito e delle associazioni di volontariato è sempre più fondamentale. Per questo, a Murata Gigotti a Coppito, si è svolta una esercitazione che ha avuto come obiettivo addestrare il personale del Nono reggimento Alpini all’utilizzo dei mezzi mobili campali in dotazione al battaglione multifunzionale Vicenza nell’ottica di integrare «gli assetti specialistici di Forza armata e le componenti di Protezione Civile. Tale integrazione», è stato spiegato, «permetterà di porre in pratica le procedure di intervento previste in caso di pubblica calamità al fine di ridurre al minimo i tempi di risposta e assicurare alla popolazione l’arrivo di personale preparato e in grado di agire in maniera sinergica». Hanno partecipato, oltre al personale militare, l’associazione nazionale alpini (Ana) e il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom). «Svolgiamo molte attività addestrative durante l’anno, ma in questo caso particolare lo scopo è quello di far operare tutti, compresi gli addetti al vettovagliamento e alle cucine campali», ha detto il tenente colonnello Lorenzo Rivi, comandante del battaglione Vicenza. «È necessario creare un’intesa tra l’esercito e le altre forze, perché, operando insieme, si può reagire e si può agire in caso di emergenza in maniera molto più efficace».
Il battaglione Vicenza, che ha sede all’Aquila, è stato creato nel 2017 per affrontare le emergenze scaturite dalle calamità naturali. Il comandante del Nono reggimento Alpini, il colonnello Paolo Sandri, ha affermato che «per rispondere efficacemente alle tante emergenze sono stati messi a punto una rete e un sistema di comando e controllo molto sofisticato che sta dando i suoi frutti. È fondamentale addestrarci insieme, ma anche sedersi e condividere un momento conviviale perché le relazioni interpersonali in situazioni emergenziali rappresentano un valore aggiunto importante».
E infatti nel programma c’era anche una simpatica sfida fra gli addetti al vettovagliamento di Esercito, Alpini dell’Ana e membri del Cisom. A valutare i piatti della prova gastronomica è stata una giuria, presieduta dallo chef stellato William Zonfa e dal colonnello Paolo Sandri. La ricetta vincitrice è stata quella dell’Associazione nazionale Alpini: spaghetti al pesto casolano, erbe di bosco aromatiche, acciughe e capperi. Il piatto è stato preparato dallo chef Domenico, 88enne originario di Casoli (Chieti), che nel 1999 ha preso parte alla missione “Arcobaleno” in Albania, durante la Guerra dei Balcani, cucinando per oltre 1.500 persone al giorno. All’esercitazione hanno assistito gli alunni della scuola “Buccio di Ranallo” di Coppito. (g.p.)
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