avezzano, in molti al convegno organizzato dal tennis team 

Lo sport come mezzo di educazione 

Tra i relatori lo psicologo della Fit, Di Salvatore, e la Angrisano

AVEZZANO. Relatori di spessore per un seminario su argomenti di strettissima attualità. “Lo sport come strumento di educazione e prevenzione”: questo il titolo del convegno organizzato dal Tennis Team di Avezzano nell'Auditorium del Centro servizi culturali. Diversi ma sempre coinvolgenti i temi trattati nel corso del pomeriggio. Si è parlato della differenza tra gioco e sport, del ruolo del genitore e dell'allenatore, dell'educazione al risultato, di autostima e di frustrazione e infine di autonomia e responsabilità. Sono stati novanta minuti che hanno catturato l'attenzione dei presenti, con i relatori tutti impegnati a sottolineare le diverse situazioni che vengono a crearsi in ambito sportivo. A coordinare l'evento e a fungere da moderatore è stato il dottor Cristiano Di Salvatore, psicologo e preparatore mentale della Fit (Federazione italiana tennis). Dopo il saluti di Raffaele Tomassetti, presidente del Tennis Team, ha preso la parola Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale per i minorenni dell'Aquila, che ha portato degli esempi su come può e deve muoversi un uomo di legge in ambito sportivo, non soltanto perché vengano rispettate le regole del gioco, quanto perché la stessa pratica sportiva possa e debba contribuire alla crescita e alla salvaguardia dei minori, per i quali lo sport vuole e deve costituire anche un'ancora di salvezza e di redenzione. Non meno interessante l'intervento di Sammy Marcantognini, responsabile del settore Asi di psicologia e pedagogia, che ha voluto soffermarsi sull'aspetto educativo dello sport e sull'importanza del ruolo del genitore. A seguire, il maestro Gino D'Angelo, responsabile dell'area tecnica Asi e coach internazionale Gpta; Emi Di Stefano, nella sua qualità di presidente del Panathlon di Avezzano, ha ricordato l'impegno del suo club nel mondo dello sport.
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