Lusi lascia il carcere, assunto alla Caritas 

Nuova vita e stipendio mensile di 1.600 euro per l’ex senatore accusato di aver fatto sparire 25 milioni della Margherita

AVEZZANO. L’ex senatore Luigi Lusi lascia il carcere di Avezzano e va a lavorare alla Caritas diocesana di Roma. Dopo un anno e dieci mesi, Lusi è stato affidato ai servizi sociali e destinato al ruolo di coordinatore di attività di studio e di ricerca della cooperativa Roma solidarietà. Giovedì scorso ha lasciato il penitenziario di Avezzano ed è tornato a Roma dove lavorerà per 7 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, per 1.600 euro lordi al mese con un contratto a tempo indeterminato. Così, in base a quanto stabilito dal magistrato di sorveglianza Francesca Iaconi, inizierà il reinserimento sociale dell’ex tesoriere della Margherita accusato di aver sottratto dalle casse del partito di Francesco Rutelli una somma di 25 milioni di euro.
Lusi, originario di Capistrello, era nel carcere di Avezzano dal dicembre 2017.
Dopo la conferma della condanna a sette anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, diventata poi temporanea, Lusi decise di costituirsi nella casa circondariale della città qualche giorno prima di Natale. L’ex senatore del Pd, che nel maggio 2012 venne arrestato dopo l’ok del Palazzo Madama e rinchiuso prima a Rebibbia e poi nel convento della Madonna dei Bisognosi di Pereto, scontò 11 mesi e 23 giorni prima della sentenza. Subito dopo la condanna definitiva del dicembre 2017, poi, ha iniziato un percorso nella casa circondariale di Avezzano che lo ha portato nel febbraio del 2019 anche a lavorare in un call-center di Avezzano. I suoi legali, già nel maggio scorso, provarono a chiedere gli arresti domiciliari che però vennero respinti dalle autorità competenti. Il presidente del tribunale dell’Aquila, Maria Rosaria Parruti, insieme al magistrato di sorveglianza Francesca Iacomini e agli esperti Enrico Delli Compagni e Alessandro Sirolli, hanno poi analizzato nell’agosto scorso la possibilità di inserire Lusi come coordinatore delle attività di studio e di ricerca nella cooperativa Roma solidarietà-Caritas di Roma, anche alla luce della disponibilità del direttore don Benoni Ambarus. I magistrati hanno tenuto conto anche della volontà dell’ex tesoriere di svolgere un’attività di volontariato nel nucleo di assistenza legale della Caritas diocesana di Roma, della sua disponibilità dimostrata negli ultimi anni nel carcere di Avezzano ad aiutare come volontario gli altri detenuti rendendosi disponibile a fare per loro da “scrivano”.
Non è stata invece accettata la richiesta degli avvocati di Lusi al tribunale dell’Aquila di sospendere la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. L’ex senatore dovrà svolgere l’attività alla Caritas fino all’espiazione della pena prevista per maggio 2023. Il magistrato ha stabilito che non potrà lasciare la provincia di residenza senza autorizzazione e non potrà uscire dalla propria abitazione dalle 21 alle 7 del mattino.
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