Marsicana amica di Greta: «Lotto per madre Terra» 

La 24enne a New York per il vertice Onu dei giovani sul clima: sarà l’unica italiana «L’amore per la natura scoperto nel Parco d’Abruzzo grazie ai miei genitori»

ORTUCCHIO. Nei suoi geni c’è l’amore per la natura, ereditato da mamma Paola e da papà Donato. «L’Abruzzo è ambiente e fin da bambina ricordo le passeggiate nel nostro Parco nazionale, è lì che i miei mi hanno educato al rispetto di madre Terra. I miei nonni, poi, erano contadini nel Fucino». Quel rispetto che per Federica Gasbarro, nata nella Marsica 24 anni fa, prima di trasferirsi a Roma con la famiglia, è diventato stile di vita. «Ho sangue marsicano, sono testarda da morire», confessa. E lei, Federica, sulle orme di Greta Thunberg, l’attivista svedese di 16 anni diventata simbolo delle proteste per l’ambiente, rappresenterà l’Italia al primo Vertice Onu dei giovani sul clima. Sarà a New York da venerdì 20 a martedì 24 settembre.
“Sei stata scelta per il Green Ticket. Ti invitiamo a occupare il tuo posto sulla scena mondiale in questo momento storico” così nella lettera che Federica Gasbarro ha ricevuto a casa, mittente Nazioni Unite. Sarà l’unica italiana al summit che raccoglierà al capezzale della Terra cento giovani dal mondo e i Grandi della Terra. Studia biologia – le mancano quattro esami alla laurea – e ha conosciuto Greta nel corso della manifestazione di Roma. Suo padre Donato Gasbarro, dipendente dell’Atac, l’azienda romana dei trasporti, è di San Benedetto dei Marsi, mentre la mamma, Paola Ventriglia, odontotecnico di professione, è di Ortucchio.
«Sono nata il 3 gennaio, come Greta, anche se in anni diversi», chiarisce Gasbarro, «a luglio di quest’anno ho mandato la mia candidatura per il vertice di New York. Avevo poche speranze, invece il mio curriculum è piaciuto. Grazie alla mia famiglia, ho sempre avuto un forte interesse per la natura, ma non mi sono mai messa in gioco, fino a febbraio di quest’anno. Dopo aver letto i post di Greta, mi sono detta: “È tempo che faccia la mia parte”. Sono andata a uno dei primi scioperi degli studenti e ho offerto di dare una mano. Oggi sono una portavoce di Fridays For Future a Roma. Col movimento italiano, stiamo valutando quali siano le istanze italiane da portare al summit di New York, perché dobbiamo agire a livello nazionale».
Intervistata anche dal Corriere della Sera e da Vanity Fair, la 24enne futura biologa è una celebrità per i giovani del Fridays For Future.
«Ho conosciuto Greta il 19 aprile a Roma», aggiunge la giovane attivista, «siamo rimaste in contatto, per quanto possibile. Greta è una di noi, una di noi che dà una risposta anche agli attacchi che i giovani subiscono. Dicono che siamo dei fannulloni, sempre su Internet. Che subiamo la vita, invece di viverla. Era tempo di dimostrare che non siamo quello che pensano loro: vogliamo costruire il nostro futuro, senza mandare in fumo il pianeta. Mi sono rivista in lei, attenta ai cambiamenti climatici, un po’ introversa. Per tanto tempo ho pensato che non potevo fare la differenza. Poi ho visto Greta, molto più piccola di me, che se ne fregava di tutto e di tutti. Ha dimostrato coraggio, meritava di essere aiutata. Eravamo pochissimi, all’inizio, adesso anche qui in Italia il movimento ha numeri importanti. Ma vogliamo crescere. Fridays For Future è un movimento orizzontale, senza gerarchie, di giovani tra i 12 e i 27 anni. Siamo divisi in gruppi locali e ci teniamo in contatto via WhatsApp, Telegram e altri social. Siamo apartitici, ma con l’obiettivo di fare pressione sui Grandi della Terra, senza per questo essere strumentalizzati. Smetteremo di scioperare quando vedremo delle azioni concrete. Nel mondo si firmano accordi, ma le emissioni continuano a crescere. È ora di agire, servono fatti, non belle parole che riempiono pagine di giornale».
Federica Gasbarro porterà un proprio progetto a New York. «Si tratta di un progetto per depurare l’aria dall’anidride carbonica attraverso fotobioreattori: sono microalghe che producono nutrienti, oggi utilizzati dalle industrie farmaceutiche; hanno la proprietà di assorbire CO2 e produrre ossigeno. In un anno assorbono 150 volte più CO2 degli alberi. Pensa cosa significherebbe mettere un bioreattore in una piazza trafficata di Roma».
E in futuro? «Tra un anno rappresenterò il movimento italiano al Parlamento europeo», aggiunge la giovane, «inoltre Mondadori mi ha chiesto di scrivere un libro che narra del mio percorso, dalle piazze all’Onu insieme a Greta. Sarà anche a scopo divulgativo, quindi ci sarà un intero capitolo dedicato a cosa sono i cambiamenti climatici, con consigli pratici per ridurre la propria impronta di carbonio, e infine un ultimo capitolo sul futuro che vorrei e probabilmente una sorpresa. Su questo stiamo lavorando. I proventi verranno in parte o totalmente devoluti a due associazioni: Earth Alliance per la foresta Amazzonica e a Medici senza frontiere. Continuerò a battermi perché il futuro appartiene a noi e quindi vado a lottare per il futuro: vorrei evitare di dire ai miei figli che un tempo c’erano prati verdi e animali».
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