Medisalus, scarichi fuori norma 

Lecce nei Marsi, controlli di Finanza e Arta nella struttura sanitaria. La Asl invia relazione al Comune

LECCE NEI MARSI. Sono «permeabili» gli scarichi delle acque reflue della struttura sanitaria Medisalus dirette verso la condotta fognaria. Autorizzazione a rischio per la struttura sanitaria di Lecce nei Marsi, dove un accertamento «mediante l’uso di coloranti» – chiesto dalla Guardia di finanza ed eseguito dai tecnici dell’Arta Abruzzo, alla presenza del dirigente medico del servizio Psal della Asl, Agostino Mario Cerasani, dei militari delle Fiamme gialle e dei carabinieri e dei sindaci di Lecce nei Marsi e Gioia dei Marsi – avrebbe mostrato anomalie nel sistema di scarico. «Il fognolo finale posto all’interno della società Medisalus», evidenzia il rapporto firmato dal dirigente medico Cerasani e dal direttore del dipartimento di prevenzione della Asl, Domenico Pompei, e indirizzato ai sindaci e al comandante della Finanza di Avezzano, «è risultato permeabile, tanto da permettere agli scarichi di essere drenati dal terreno. È stato accertato, altresì, che il medesimo fognolo finale, ove sono convogliate le acque bianche, è dotato di un tubo di comunicazione la cui direzione di uscita lascia supporre che, in caso di forti eventi atmosferici non assorbiti dal pozzetto, le acque possano confluire all’interno della condotta Cogear». Criticità che mettono a rischio il futuro della struttura Medisalus. «Alla luce di quanto sopra», aggiungono Cerasani e Pompei, «sottolineando che il corretto allaccio delle acque reflue alla fognatura comunale rappresenta uno dei requisiti igienico-sanitari condizionanti il rilascio del certificato di agibilità da parte dell’amministrazione comunale, tanto si relaziona per gli atti conseguenti. Trattandosi di struttura sanitaria, la segnalazione all’amministrazione comunale competente vale anche per l’applicazione dell’articolo 5». Al sindaco, quindi, il compito di agire. Il quadro attestante la precarietà dello scarico permeabile ha rimesso in discussione anche i vecchi pareri a «esito favorevole» emessi dai medici della Asl, «evidentemente», evidenziano Cerasani e Pompei, «ignari della problematica emersa». (m.s.)
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