Mense e trasporti inadeguati: rivolta degli universitari

Sit-in nel polo di Coppito e un gazebo all’ex Reiss Romoli Gli studenti: «Finora soltanto annunci e promesse»

L’AQUILA. Porchetta e panini davanti al nuovo polo umanistico dell’ex San Salvatore, un sit-in a Coppito, un gazebo-pensilina all’ex Reiss Romoli e bus urbani tappezzati di manifesti. È stata questa la protesta degli universitari contro i tagli di Regione e governo, nella giornata di mobilitazione nazionale che ha fatto registrare tensioni in tutta Italia. A organizzare la manifestazione, che ha interessato gran parte delle sedi dell’Ateneo del capoluogo, è stata l’Unione degli universitari (Udu). Due i principali motivi di malcontento dei giovani: la carenza di mense a disposizione delle facoltà e l’inadeguatezza del servizio di trasporto urbano. Una porchetta intera per realizzare panini fai-da-te a ora di pranzo davanti al nuovo edificio dell’ex San Salvatore: un modo per ribadire la necessità dell’apertura di una mensa a servizio del dipartimento di Scienze umane attivo da neanche un mese. «In attesa che Regione, Comune e Adsu provvedano a quanto competerebbe loro, ci arrangiamo da soli», dicono i ragazzi, che intanto, nella sola giornata di ieri, hanno raccolto oltre 500 firme per l’apertura di una mensa in centro. Problemi anche a Coppito, dove la mensa è all’interno di un container con pochi posti a sedere rispetto alle esigenze effettive del polo universitario. Intanto, la struttura polifunzionale, che ospitava ala mensa prima del terremoto, non è mai stata restaurata e resta inagibile. Per protestare contro questa situazione, oltre 500 si sono messi in fila indiana da dentro al container fino all’edificio di Scienze. «Non è possibile», spiegano, «che la mensa in muratura giaccia abbandonata dalla Regione». Nessuna struttura per il pranzo neanche nella zona dell’ex Reiss Romoli. «La più vicina è all’ex Optimes» dicono gli universitari, «ma con il traffico dell’Aquilone, a ora di pranzo è praticamente inaccessibile».

Gli autobus urbani sono stati tappezzati con manifesti con su scritto «Trasporti X tutti». Un modo, come spiegano gli studenti, «per rilanciare la rivendicazione a Regione e Comune di più mezzi, uomini e risorse per l’Ama, che si occupa della mobilità urbana, per i trasporti notturni, i trasporti per i poli universitari e la rivendicazione a ministero e Regione per i trasporti dedicati extraurbani». La situazione, infatti, ancora non trova una soluzione dopo mesi di disagi. «Siamo a novembre e nonostante le promesse di luglio, gli annunci di settembre e le conferenze di ottobre, nulla si sa dei trasporti dedicati per universitari. Il problema è talmente sentito che in poche ore centinaia di studenti hanno già sottoscritto una petizione su Facebook che sarà inviata al ministro Barca e al presidente Chiodi». All’ex Reiss Romoli, sede della facoltà di Economia, invece, i ragazzi hanno allestito un simbolico gazebo-pensilina per denunciare la continua situazione di pericolo in cui sono costretti a prendere i mezzi. Intanto l’assessore Stefania Pezzopane, ha assicurato che da oggi riprenderanno «le corse notturne del giovedì dei bus urbani, a beneficio, in particolare, degli universitari. Abbiamo mantenuto l’impegno preso», ha dichiarato Pezzopane, «e la collaborazione tra Comune Ama consentirà non solo di far ripartire questo servizio, ma anche di incrementarlo. Sarà infatti interessata l’area Ovest della città, come l’anno scorso, ma anche l’area Est riconducibile a Paganica, Bazzano e Tempera». Entro oggi l’Ama renderà noti i percorsi e gli orari dei bus notturni del giovedì.

Michela Corridore

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