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Misericordia, lettera anonima scuote il mondo dei volontari

SAN BENEDETTO DEI MARSI. Una lettera anonima con accuse al presidente e minacce di diffondere tutto pubblicamente è stata inviata alla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, a Firenze,...

SAN BENEDETTO DEI MARSI. Una lettera anonima con accuse al presidente e minacce di diffondere tutto pubblicamente è stata inviata alla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, a Firenze, contro la sezione di San Benedetto e il suo governatore, Sandrino Raglione. Una denuncia alle autorità, così come disposto dall’assemblea, potrebbe essere presentata nelle prossime ore. Alla base dell’accaduto ci sarebbero malumori nell’ambito dell’associazione del paese, in particolare con ex soci, ma queste sono solo supposizioni interne alla Misericordia. «Sono stato accusato da una persona anonima di gestire la Misericordia come fosse una mia cosa privata», spiega Raglione, «ed è assolutamente falso. Avrei cancellato persone senza motivo, ma non è vero. Non l’ho mai fatto in tanti anni. Vengono lanciate accuse false nei miei confronti. Un funzionario di Firenze mi ha comunicato l’arrivo di questa lettera e ne ho messo a conoscenza i soci che hanno respinto all’unanimità le mie dimissioni manifestandomi solidarietà». Sulla vicenda è intervenuto il presidente del coordinamento delle Misericordie della Provincia dell’Aquila, Alessandro D’Amato, che parla di «gesto sconsiderato di alcuni presunti volontari». «Del presidente Raglione», afferma D’Amato, «amico sincero, persona onesta e capace, parlano fatti e soprattutto le tantissime iniziative portate a termine, sempre mettendoci faccia, che hanno permesso alla Misericordia di San Benedetto di diventare un punto di riferimento per la collettività locale e per l’intero movimento d’Italia. A Sandrino, Enzo, Giuseppina, Tonino e a tutti i volontari, nell’incitarli a proseguire la loro straordinaria opera, ricordo solo che chi, come i veri volontari, fa le cose mettendoci la faccia, non può e non deve curarsi di chi si nasconde dietro gesti vigliacchi». Anche il sindaco Quirino D’Orazio ha espresso solidarietà alla Misericordia.
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