Moby Dick colorerà Zompo lo schioppo 

Lo street artist che difende la natura e gli animali protagonista dell’evento di giugno “Bellezze eterne e giovani passioni”

MORINO. La Street art colorerà la Valle Roveto: il writer Moby Dick, artista romano che lotta per la difesa dell’ambiente, realizzerà un murales nell’antico borgo di Grancia. L’opera d’arte avrà come soggetto la maestosa cascata di Zompo lo schioppo, nell’omonima riserva. Un murales è una delle tante iniziative che animerà l’evento “Bellezze eterne e giovani passioni” in programma sabato 1 giugno. L’iniziativa nasce da un’idea di Maria Rosaria Pagliaroli, Olga Pagliaroli, Massimo Pagliaroli e Milva Vernile. Protagonista sarà la strada nelle sue sfumature: arte, musica, cibo in chiave street faranno da cornice al paesaggio incantato della riserva.
In questa occasione lo Street artist Moby Dick dipingerà un murales che unirà il suo genio creativo con lo splendore della natura circostante. Per individuare il luogo più adatto per l’opera, Moby Dick, nome d’arte di Marco Tarascio, ha effettuato un sopralluogo sul posto.
Come mai hai pensato di organizzare questa giornata proprio a Grancia?
«Mi sono lasciato ispirare dalla storia e dalla popolazione di questo paese».
Come si individua il posto adatto?
«Occorre conoscere la storia del paese, perché i muri sono come un giornale, se non si ascoltano bene le opinioni delle persone e non si conoscono le radici del luogo, è inutile realizzare un murales, sarebbe privo di significato. Perciò occorre ricavare più nozioni possibili, in particolare dai nonni che più di tutti conoscono il posto».
Qual è il luogo adatto per la realizzazione di un’opera? Quanto tempo occorre per realizzarla?
«Non esiste un luogo adatto per la realizzazione di un’opera ma esiste l’ispirazione. A parer mio realizzare il murales qui è molto bello in quanto il luogo è poco conosciuto a differenza delle grandi città. Per la realizzazione di un’opera tutto dipende dalle dimensioni del muro. In particolare per realizzare questo murales qui a Grancia occorrono al massimo 2-3 giorni».
Abbiamo riscontrato che tutte le sue opere hanno come soggetti gli animali, come mai questa scelta?
«Rappresento animali anche per fini di salvaguardia e protezione di essi stessi e proprio per questo sono entrato nell’associazione Sea Shepherd che si batte per la difesa dei mari».
Quale sarà il soggetto del murales che realizzerà qui a Grancia?
«Sicuramente sarà presente la cascata, simbolo di orgoglio e onore per il paese, ma anche fauna tipica del posto».
Quali sono le qualità che un bravo writer deve avere?
«L’unica qualità di un writer è il rispetto del luogo e delle persone che vi vivono».
Quali sono i limiti tra legalità e illegalità di questa espressione artistica? Bisogna avere una particolare autorizzazione per realizzare un murales?
«La street art è cambiata molto nel corso del tempo, è diventata una forma di arte che fa rumore, non esiste un modo di fare street art univoco, vi sono muri illegali e muri offerti dalle persone, come nel mio caso».
Il murales può considerarsi un affresco del terzo millennio? E quanto tempo resiste?
«Sì, il murales si potrebbe paragonare ad un affresco ma dipende dalla tecnica e dagli strumenti utilizzati, si può realizzare con la tecnica a olio, con l’acrilico, con lo spray, pennelli e attrezzi vari. Una volta realizzato, il murales può durare dai 10 anni in poi, ovviamente vi sono sempre fattori che possono anche danneggiarlo».
Le è mai capitato di osservare le persone che guardano le sue opere?
«Ovviamente sì. È proprio questo il bello di realizzare i murales, attraverso questa forma artistica le persone scendono in strada e sono legate da un vincolo di amicizia. La street art perciò crea un movimento tra la gente e il muro stesso, in quanto ogni persona può avere un proprio giudizio personale riguardo il murales, e questa diversità di giudizi, riguardanti però uno stesso soggetto, fa sì che si vada a creare un vincolo di unione».
Sergio Di Pietro
Lorenzo Di Renzo
Chiara Ciocci
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Elisa Scipioni
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