Multe e ronde nella notte contro i teppisti dello spray

Provvedimento dopo il monito dall’altare del parroco della cattedrale Il sindaco Di Pangrazio: «La Tekneko cancellerà gratuitamente tutte le scritte»

AVEZZANO. Tempi duri per i teppisti dello spray. La protesta di don Claide Berardi, parroco della cattedrale, ha scosso prima le coscienze dei fedeli e poi quelle degli amministratori comunali. Il sacerdote, stanco di scritte sui muri e di bivacchi davanti alla chiesa, oltre a un monito dall’altare aveva ordinato alla donna delle pulizie di lasciare i “ricordi” di quanti hanno scambiato la cattedrale per una pattumiera.

Anche il sindaco Gianni Di Pangrazio si è accorto che così non si può andare avanti. E allora ecco che arriva un’ordinanza anti-incivili. Alla polizia locale è stato dato ordine di intensificare i controlli, in particolare in alcune aree critiche e anche nelle ore notturne, sanzionando pesantemente i trasgressori.

«Nessuna tolleranza per chi imbratta i luoghi di culto e la città», le dichiarazioni del sindaco, «i trasgressori saranno sanzionati con 500 euro di multa, il massimo importo applicabile. La risposta dell’amministrazione al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi da don Claide Berardi, parroco della cattedrale, è stata immediata. Il sacerdote aveva denunciato l’inciviltà e la mancanza di rispetto da parte di singoli e gruppetti che, a più riprese, avevano lasciato resti di bivacchi improvvisati sulle scale della cattedrale, nonché sulla rampa d’accesso per disabili, resa inagibile dal pattume di vario genere, imbrattando con vernice spray le mura dell’edificio».

Il sindaco, per quanto riguarda l’eliminazione delle scritte dai muri della chiesa – edificio non di proprietà del Comune – non potendo disporre un intervento diretto dell’amministrazione, ha concordato con l’azienda Tekneko la pulizia dell’area. La stessa azienda dell’imprenditore Umberto Di Carlo procederà alle operazioni. «Gratuitamente», tiene a precisare il sindaco. Ancora, in collaborazione con don Claide, gli agenti della polizia locale procederanno al vaglio delle immagini riprese dall’apparato di videosorveglianza della cattedrale. Lo stesso sistema di videosorveglianza potrebbe essere collegato con la centrale della polizia locale. «Una misura allo studio che, come altri provvedimenti dissuasivi attualmente in esame, renderebbe la vigilanza ancora più efficace», conclude Di Pangrazio.

Le dichiarazioni d’intenti ci sono, l’ordinanza è arrivata. Si aspettano i fatti.

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