Un giuramento dei finanzieri

L'AQUILA

Muore a 25 anni un allievo della Finanza 

Il giovane si accascia davanti agli amici commilitoni, fatale un malore. La Procura apre l’inchiesta e dispone l’autopsia 

L’AQUILA. Stava preparando la valigia, con la mente già in viaggio verso casa, quando è stramazzato sul pavimento della camerata, davanti allo sguardo impietrito degli amici commilitoni. Vani i soccorsi. Simone Sivo, 25 anni, è morto all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila. La tragedia nella sede di Coppito, a lungo centro nevralgico nel post-terremoto e base del G8 abruzzese, è avvenuta ieri intorno a mezzogiorno. Il giovane allievo maresciallo, stando alla ricostruzione fatta in caserma, è stato subito soccorso dal medico e dall’ambulanza in servizio nella caserma, prima dell’arrivo del 118. Ma è stato inutile ogni tentativo di far ripartire il cuore.
L’allievo, originario della provincia di Napoli, è morto per un infarto o un aneurisma. Solo ipotesi, al momento. Sarà l’autopsia a fare chiarezza su un dramma che ha sconvolto i quasi 1.500 allievi della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza. La Procura dell’Aquila ha aperto l’inchiesta per cercare di dare una spiegazione all’accaduto. Il 25enne non aveva mai avuto problemi di salute e anche per tale ragione, su sollecitazione degli stessi vertici della Finanza, si vuole fugare ogni dubbio.
Sivo, così come gli altri allievi, si stava preparando a lasciare la Scuola della Finanza per alcuni giorni di permesso. Frequentava il secondo anno del corso allievi e quella divisa era il suo più grande desiderio. «Una disgrazia che ci rattrista nel profondo», sottolineano alcuni ufficiali della Scuola delle Fiamme gialle, «e che colpisce tutta la nostra famiglia. Era un ragazzo modello, si era integrato alla perfezione, non riusciamo a darci pace. Il nostro dolore è il dolore della famiglia di questo ragazzo, a cui va un grande abbraccio».
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