Muore a 49 anni per sospetta salmonella 

Ciaccia, originario di Celano, allenava le squadre giovanili a San Benedetto. Gli amici: «Un generoso, sempre sorridente»

LECCE NEI MARSI. Sport marsicano in lutto per la morte, improvvisa e inaspettata, di un allenatore storico del calcio giovanile, Giovanni Ciaccia, 49 anni, una vita al fianco dei giovani, che dopo aver allenato a Ortucchio, Celano e in altri paesi della Marsica, da qualche anno seguiva i settori giovanile e Juniores dell’Asd San Benedetto dei Marsi-Venere, società presieduta da Beniamino Cerasani, che milita in Prima categoria. “Ciaccione”, originario di Celano, ma residente a Lecce nei Marsi, dove viveva con la moglie Felicia Vallabini, alcuni giorni fa era stato ricoverato da alcuni giorni fa all’ospedale di Avezzano con febbre alta e dissenteria, forse dovuti a un’infezione da salmonella. L’uomo si è spento ieri mattina. Una fine inaspettata che ha lasciato senza parole familiari, amici, conoscenti e, soprattutto, il vastissimo mondo dello sport giovanile, dove lo conoscevano e apprezzavano tutti.
«Avevo sentito Giovanni al telefono ieri l’altro», racconta Beniamino Cerasani, presidente dell’Asd San Benedetto dei Marsi-Venere, «perché volevo andare a fargli visita in ospedale, insieme ad altri amici e dirigenti della società, ma mi aveva assicurato che nel giro di qualche giorno lo avrebbero dimesso e sarebbe tornato dai ragazzi per riprendere il lavoro sul campo. Invece è giunta la bruttissima notizia della scomparsa di Giovanni. Sono rimasto sconcertato, eravamo tutti in attesa di vederlo tornare in campo, soprattutto i ragazzi del settore giovanile e della Juniores, che seguiva con tanta passione e impegno da alcuni anni. Avevamo in programma di riorganizzare il settore giovanile».
La scomparsa del «mister col sorriso sempre stampato sul volto» ha fatto subito il giro della Marsica: Loreto Ciaccia, allenatore della scuola calcio del Celano, ricorda il collega e amico, con il quale aveva lavorato insieme nella società castellana, come una «persona aperta, sempre sorridente, con una particolare predilezione per allenare i giovani».
Una missione interrotta ieri mattina, in un letto dell’ospedale di Avezzano, dove la situazione è precipitata fino alla morte di “Ciaccione”. «Era benvoluto da tutti», dichiara Settimio Santilli, sindaco di Celano, «per le sue grandi qualità umane e professionali, con una particolare dedizione nella formazione sportiva, che è anche una scuola di vita, delle nuove leve. Purtroppo la sorte non è stata benigna». Sul tasto delle qualità umane e della grande professionalità dell’ex allenatore battono pure il sindaco di San Benedetto, Quirino D’Orazio, il vicesindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, e il consigliere delegato allo Sport di Celano, Barbara Marianetti: «Era una persona e un professionista di grandi qualità umane e sportive».
I funerali di Ciaccia, dove parteciperanno anche i suoi amati ragazzi, si svolgeranno oggi alle 16 nella chiesa di San Giovanni a Celano.
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