Negozi nell’area industriale, nuovi timori

SULMONA. «Il timore è che l’accordo raggiunto fra la Provincia e l’Azienda regionale per le attività produttive (Arap) generi nuovi centri commerciali all’interno del nucleo industriale». Il direttivo del movimento Italica, con il responsabile Alberto Di Giandomenico, si appella alla Regione dopo il via libera ai negozi nel nucleo industriale. «Si dovrebbe scongiurare il rischio che l’opportunità di aprire piccoli negozi di vicinato, in periferia, si trasformi in un sotterfugio per aggirare lo stop regionale alla nascita di nuovi centri commerciali», fa notare Di Giandomenico, che chiede all’assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo, di intervenire.
«Prima di aprire altri negozi nell’area industriale è importante proteggere quanto c’è già in centro storico a Sulmona», aggiunge. «Attraverso i negozi urbani i centri storici e i quartieri vivono e resistono. Così la spesa dei visitatori ricade sul territorio con quartieri e borghi che si trasformano in catalizzatori per i turisti presenti soprattutto per eventi come la Settimana Santa e la rievocazione storica del torneo cavalleresco di fine luglio. Creare fuori le mura le premesse per rafforzare solo il commercio declinabile alla grande distribuzione non è una soluzione. La rivitalizzazione del comparto industriale locale parte dal creare le premesse per attrarre investimenti in quei settori a noi più congeniali circondati come siamo dai parchi. E la piccola distribuzione urbana è a servizio di questa vocazione, scrigno di tradizioni e prodotti tipici che caratterizzano la nostra area e la rendono unica. Non si possono aprire altri negozi in periferia e dimenticare la contrazione dei consumi registrata dalle attività commerciali entro le vecchie mura». (f.p.)
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