Niente mensa, l’ira delle mamme

Scanno, alunni lasciati senza pasto, i genitori sono pronti a rinunciare al rientro scolastico

SCANNO. Riaprire a stritto giro la mensa della scuola “Romualdo Parente” chiusa per inagibilità da circa sei anni. È questo l’impegno del commissario prefettizio Giuseppe Conti che, assieme al dirigente dell'area tecnica municipale Pierm assimo Tarullo e al dirigente medico del servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl Avezzano-Sulmona Dora Manetta, ha fatto un lungo sopralluogo nei locali del refettorio scolastico per capire come riaprire subito la mensa dell'istituto scolastico di viale degli Alpini.

Intanto alunni ed insegnanti, dopo l'improvvisa sospensione del servizio decisa dal commissario municipale – a seguito di un ricorso che contesta l'affidamento diretto al titolare del ristorante La Foce – aspettano di conoscere il nuovo gestore del servizio di ristorazione.

Il Comune ha già raccolto alcune offerte e già la settimana prossima sarà in grado di affidare la gestione della mensa ad un nuovo gestore esterno che dovrà preoccuparsi di preparare pasti caldi per circa un centinaio di ragazzi. «Se la settimana prossima non si terrà il servizio mensa», commentano alcuni rappresentanti dei genitori degli alunni , «sarebbe il caso di evitare il rientro pomeridino a scuola perchè non è possibile che i ragazzi debbano affrontare una giornata di scuola solo con un panino».

Non c'è pace insomma per la scuola del paese, divenuta la cenerentola del paese, senza palestra, senza mensa e con poche risorse per la didattica a causa della perdita dell'Istituto autonomo comprensivo Valle del Sagittario.

Massimiliano Lavillotti

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