«Nomina di De Amicis, violate le regole» 

Romano (Il Passo Possibile): per la carica di direttore Decennale e Perdonanza occorreva la laurea

L’AQUILA. «Non possiamo non ravvisare una palese e costante violazione delle regole che l’amministrazione stessa si dà, immaginando un diverso esito e solo per condire di trasparenza ogni loro macchinosità». Il capogruppo in consiglio comunale del Passo Possibile, Paolo Romano, insieme ai consiglieri Americo Di Benedetto, Elia Serpetti, Emanuela Iorio e Antonio Nardantonio, intervengono sul bando e le modalità della nomina di Leonardo De Amicis a direttore artistico di Decennale e Perdonanza.
«Il 27 febbraio 2019 ci fu la pubblicazione del bando per la nomina di un direttore artistico per il Decennale e la Perdonanza. Fu evidente la volontà politica di affidare a una figura di comprovata capacità ed esperienza il ruolo di direzione dei due eventi più importanti per la città. La commissione, di natura tecnica, che dunque avrebbe dovuto avere competenze artistiche, è presieduta del segretario generale avvocato Macrì e si riunisce in data 27 marzo per stilare la graduatoria di merito dei quattro candidati che hanno risposto al bando dai requisiti molto stringenti e puntuali. Si classifica al primo posto il maestro Cocciolito, direttore artistico dei Solisti Aquilani, al secondo posto Leonardo De Amicis, già direttore artistico della Perdonanza 2018, al terzo Sara Cecala, pianista con pregresse esperienze di direzioni artistiche. Il quarto candidato risulta escluso. Il 29 marzo, quando ancora la graduatoria non è resa pubblica, e purtroppo non lo sarà mai, lo stesso De Amicis invia al Comune la sua rinuncia. Nel frattempo il segretario scrive a Cocciolito che, seppur vincitore, non può essere nominato per motivi di inconferibilità a causa del suo incarico quale direttore artistico dei Solisti. Il 12 giugno», prosegue Romano, «il segretario decide di non conferire l’incarico al terzo classificato, perché ha un punteggio basso. Il Comune, nonostante sia in palese contraddizione, decide di concludere con una determina. Si annulla pertanto l’impegno di spesa di 30.000 euro. Poi si scopre che De Amicis, seppur valutato positivamente, ed è secondo, possiede solo il diploma del Liceo Musicale, non ritenuto valido per concorrere al Bando che richiedeva il possesso del diploma di Conservatorio o la laurea. E così De Amicis, che avrebbe dovuto essere escluso a monte dalla commissione per il bando, viene presentato dal sindaco quale nuovo direttore artistico dei Cantieri dell’Immaginario e Perdonanza. Come possono», conclude Romano, «stimati professionisti, quali De Amicis, mettere la loro reputazione nelle mani di cotanta incapacità e sciatteria?».