Non calunniò di Orio Scagionato Tiberti

L’AQUILA. Il gip del tribunale ha archiviato l’accusa di calunnia a carico del professor Sergio Tiberti nei riguardi dell’ex rettore Ferdinando di Orio. La decisione del gip si adegua alle richieste dello stesso pm.
L’ex rettore aveva presentata una denuncia dopo aver letto una deposizione di Tiberti nella quale si desumeva un’asserita violazione fiscale commessa da lui.
«Tiberti», scrive il gip nella motivazione, «si recava nel comando Gdf per denunciare la presunta evasione fiscale. E, in effetti, gli accertamenti degli operatori di Pg portavano a riscontrare un’evasione di imposte la quale risultava porsi al di sotto della soglia di punibilità. Di talché non può dirsi che il fatto lamentato dal Tiberti non sia effettivamente accaduto ma, al più, che lo stesso fatto non evidenziasse profili di penale rilievo». Ora Tiberti fa sapere che, visto l’esito di questa vicenda, presenterà un esposto contro l’ex rettore.
«È vero che pende nei miei confronti un procedimento davanti al giudice di pace per una presunta diffamazione che avrei commesso ai danni di Orio», dice Tiberti, «l’accusa che mi viene rivolta è la seguente: nel trasmettere alla rettrice il dispositivo della sentenza di condanna emessa dal tribunale di Roma nei confronti di di Orio, affinché venissero adottati i provvedimenti della legge Severino, mi sono riferito a quest’ultimo come pregiudicato. Quest’affermazione, non essendo ancora la sentenza di condanna irrevocabile, è stata ritenuta eccessiva».
Tiberti, infine, ricorda che di Orio è sotto processo per calunnia nei suoi confronti.
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