Nuovo Prg: valorizzare risorse, turismo e servizi 

Presentato il progetto dello strumento urbanistico per rilanciare Sulmona Il sindaco Casini: «Tra le priorità c’è la mitigazione del rischio sismico»

SULMONA. Valorizzare le risorse della città in campo urbano, produttivo e patrimoniale; dare impulso alle potenzialità turistiche e ai servizi e cercare nuove opportunità per favorire la rinascita della città. È questa la missione del nuovo Prg secondo il progetto illustrato ieri, prima ai tecnici e poi ai politici, da Giovanni Crocioni, l’ingegnere incaricato di redigere il nuovo strumento urbanistico. Secondo i nuovi indirizzi, tutti gli interventi previsti sia pubblici che privati, dovranno tener conto in modo rigoroso dell’enorme valore ambientale della città e del territorio. Come ha tenuto anche a sottolineare il sindaco Annamaria Casini, che si è detta soddisfatta di questo primo passo verso la realizzazione di un percorso essenziale per la vita e l’economia della città, fermo da anni. «Abbiamo voluto che fossero presenti i consiglieri di maggioranza e minoranza, proprio per l’importanza che questo strumento urbanistico, atteso dalla cittadinanza da molto tempo, riveste», afferma il sindaco Casini. «A differenza della rigidità dell’attuale Piano, la nuova proposta si pone come flessibile e colloquiante con i portatori di interesse privati, con l’obiettivo della messa in valore di tutte le risorse di cui il nostro territorio dispone: urbane, produttive, patrimoniali, pubbliche e private, entro un quadro di rigorosa coerenza con i cospicui valori ambientali espressi dalla città e dal suo territorio». Il Piano nasce dall’analisi del tessuto urbano nei suoi rapporti tra centro e periferia, aree edificate e zone agricole. Secondo i redattori del Prg, lo strumento urbanistico vuole rappresentare un sostegno attento e assiduo alle cospicue potenzialità turistiche di Sulmona e va a confermare la città come centro erogatore di servizi per il territorio. «Si tratta di un Piano moderno e innovativo, che utilizza la tecnica della perequazione urbanistica declinata anche nelle forme della compensazione e premialità urbanistica», aggiunge Casini, «l’intento è di evitare compressioni della proprietà privata e valorizzare azioni di recupero del patrimonio esistente anche in forma di prevenzione sismica, nell’ottica di una sostenibilità rispetto alla dotazione di attrezzature collettive che rappresentano anch’esse la concretizzazione immediata nell’interesse pubblico. Un aggiornamento della pianificazione che è tra le priorità dell’amministrazione, nell’ottica di uno sviluppo e mitigazione del rischio sismico».
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