Oltre mille auto tra cantieri, uffici e locali 

Più di duecento le imprese al lavoro e dal lunedì al venerdì è il caos. L’assessore al Traffico: si entrerà solo due volte al giorno

L’AQUILA. Sono 241 i cantieri aperti in centro storico e oltre 200 ditte al lavoro, tra vicoli, piazze e Corso principale. La difficile convivenza tra operai della ricostruzione, residenti e commercianti è uno dei temi caldi dell'estate. Tanto da innescare una polemica, giorni fa, con l’assessore comunale alla Mobilità, Carla Mannetti.
Per regolamentare i flussi e la sosta selvaggia, il Comune chiamerà a raccolta, entro giugno, tutte le imprese titolari di cantieri in centro. «La proposta, che passerà al vaglio dei diretti interessati», fa sapere Mannetti, «è individuare due fasce orarie, la mattina presto e nel primo pomeriggio, quando i negozi ancora non aprono, per l'ingresso dei mezzi pesanti e lo scarico dei materiali e delle merci – per quanto riguarda il commerciale – oltre al trasporto degli operai».
CAOS CANTIERI. I numeri delineano, con eloquenza, la situazione che, quotidianamente, vivono i residenti del centro, con circa 240 cantieri in piena operatività e un via vai di un migliaio di auto, tra operai e professionisti, a cui si aggiungono i dipendenti degli uffici e gli stessi titolari dei negozi che hanno fatto rientro dentro le mura storiche, dall'Agenzia delle entrate alle varie banche, Inps e Fondazione Carispaq. E poi, i mezzi dei cantieri: ogni giorno le vie centrali sono invase da qualcosa come 300 mezzi pesanti, tra camion e furgoni, che trasportano materiali da cantiere.
FASCE ORARIE CAMION. «Convocherò, coinvolgendo anche l'assessore alla ricostruzione, Vittorio Fabrizi (nella foto), tutte le imprese che hanno cantieri aperti nel centro storico», annuncia Mannetti, «ho intenzione di attivare un tavolo di concertazione con le ditte per valutare la possibilità di regolamentare il transito dei mezzi pesanti, individuando due fasce orarie specifiche, che non vadano ad impattare con l'apertura dei negozi e con le esigenze dei residenti. Abbiamo ridotto moltissimo i permessi di ingresso, ma non possiamo impedire alle imprese di arrivare in centro, in quanto la ricostruzione è in atto e va completata. Come ci confrontiamo con i commercianti, dobbiamo farlo anche con le aziende edili impegnate nel processo di ricostruzione post-sisma e capire le necessità reali».
PIÙ CONTROLLI. «È importante dare risposte ai cittadini e a quanti svolgono la loro attività in centro, professionisti e commercianti», dice l’assessore Mannetti, «il sindaco, Pierluigi Biondi, su questo tema è determinato. L'intuizione che ha avuto, con i Venerdì in centro, rappresenta una prima, importante, risposta. Adesso avvieremo a una fase di concertazione sulla delicata questione dei cantieri, potenziando i controlli, altrimenti rischiamo di emanare provvedimenti, che possono essere facilmente disattesi». Più teso, invece, il clima con i commercianti, dopo l'attacco sferrato all'amministrazione, nel quale il Comune è stato tacciato di «inerzia di fronte alle richieste pervenute». In primis, parcheggi, decoro e, appunto, regolamentazione dei cantieri.
«Sulla questione posteggi, che si incastra con quella dell'accesso dei mezzi pesanti», conclude l’assessore Mannetti, «abbiamo attivato collegamenti tramite navetta dal megaparcheggio».
VIA TRE MARIE. Infine, una precisazione da parte dei pochi commercianti che hanno avuto il coraggio di aprire o riaprire l’attività tra via Tre Marie e via Patini, due strade storiche del centro: «Sui social ci hanno massacrato, ma non siamo contrari ai Venerdì delle famiglie, è un’iniziativa ottima. Chiediamo solo che uno dei gruppi musicali possa suonare anche dalle nostre parti, magari all’incrocio tra via Patini e via Tre Marie».
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