Onna, una mostra con disegni dei bimbi nati dopo il sisma 

I piccoli sono stati portati sui luoghi distrutti dal terremoto Da lì hanno tratto l’ispirazione per realizzare i loro lavori

L’AQUILA. La Onna onlus e le ragazze impegnate nel servizio civile hanno allestito a Casa Onna la mostra “La storia continua: prima non c’ero, adesso ci sono, i bambini raccontano”.
«La mostra nasce dall’idea di coinvolgere nel processo di ricostruzione materiale e sociale di Onna quella che è l’ultimissima generazione, cioè i bambini che sono nati dopo il terremoto del 6 aprile del 2009 e che per motivi anagrafici non conoscono nulla del paese prima del sisma», dice Margherita Nardecchia Marzolo, presidente della Onna Onlus e coordinatrice dell’iniziativa, che continua: «Abbiamo portato i bambini nel paese distrutto e abbiamo raccontato loro che cosa era Onna prima della catastrofe».
«Alcuni di loro», prosegue, «si sono soffermati a disegnare quello che volevano, liberamente, e sono venute fuori cose inattese. È, in particolare, significativo ciò che i bambini hanno scritto sotto i disegni», continua la presidente. «In uno c’è questa frase: la primavera delle case rotte. Una frase che racchiude un sentimento di dolore per quello che è oggi Onna, ma anche di speranza per una rapida rinascita. Il tutto guidato dalle emozioni che i piccoli hanno mostrato davanti a quello che hanno visto, ad esempio un rudere o una casa appena ricostruita. Molti hanno disegnato un albero visto come una cosa bella che dovrà essere il tratto distintivo del paese futuro. E c’è anche la paura. Abbiamo chiesto loro di immaginare come hanno vissuto gli onnesi la notte del sisma e in molti casi sono venuti fuori disegni con persone che hanno i capelli dritti, segno appunto della paura. Ma c’è anche uno sguardo a ciò che sarà, i bambini vorrebbero un borgo “meraviglioso” e con un’alta qualità della vita in cui crescere e affermare la propria personalità. Nei disegni c’è pure la volontà di aiutare, sin da adesso, noi adulti a ricostruire nel miglior modo possibile con la promessa che, quando loro saranno più grandi, si impegneranno a mantenere, tutelare e valorizzare ciò che sta rinascendo, ferma restando l’attenzione al passato della comunità, passato che dovrà diventare la bussola per Onna futura con tutti i cambiamenti, si spera positivi, che naturalmente avverranno».
«I bambini di oggi saranno certamente i protagonisti di domani e questo dà forza e speranza anche a noi coinvolti direttamente nella tragedia e a cui è toccato il compito storico di avviare la rinascita di Onna», conclude Margherita Nardecchia Marzolo.
La mostra è visitabile per tutta l’estate a Casa Onna.
Alcuni disegni sono stati stampati su magliette che è possibile acquistare come contributo alle attività della Onna onlus.
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