Opera da 10 milioni progettata nel 2006 

Correva l’anno 2006 quando l’allora amministrazione Floris mise in cantiere il progetto del nuovo municipio nel quartiere Pulcina con l’obiettivo di accorpare nell’area a nord della città in...

Correva l’anno 2006 quando l’allora amministrazione Floris mise in cantiere il progetto del nuovo municipio nel quartiere Pulcina con l’obiettivo di accorpare nell’area a nord della città in espansione gli uffici del Comune sparsi in città. Nell’estate 2011 il Contratto di quartiere II finì nel mirino della Procura: l’autorità giudiziaria aprì un fascicolo per far luce sulle modifiche apportate al progetto in corso d’opera con l’aggiunta di pareti ventilate, impiantistica all’avanguardia, vetrate e altro che avevano fatto lievitare i costi di 4,8 milioni di euro: 3.692.308 per lavori e il resto ripartito fra Iva, spese tecniche e incentivi. Allo start up il nuovo municipio doveva costare 5 milioni. Per il pubblico ministero Cerrato quell’aggravio di spese che aveva fatto lievitare i costi per la realizzazione del nuovo municipio fino a quasi 10 milioni era a vantaggio dei costruttori. Nel 2012, quindi, la magistratura fece scattare gli arresti domiciliari per politici, tecnici e imprenditori con l’accusa di truffa aggravata. Nel corso degli anni, mentre sul Contratto di quartiere II ha acceso i riflettori anche la Corte dei Conti dell’Aquila, le vicende giudiziarie degli indagati hanno preso strade diverse: l’ex assessore Vincenzo Ridolfi è stato assolto anche in Corte d’Appello con sentenza passata in giudicato, mentre il costruttore Goffredo Mascitti e i tecnici Paolo Santoro e Massimo De Sanctis sono stati condannati – rito abbreviato – con l’accusa di truffa aggravata in concorso. La struttura – quasi 9mila metri quadrati – doveva essere pronta in appena tre anni, nel 2009.