Ospedale, reparto chiude per mancanza di personale

In affanno l’unità di Osservazione breve intensiva del “San Salvatore” Ripercussioni sui pazienti: attesa di otto ore per un elettrocardiogramma

L’AQUILA. Manca il personale, il reparto prima va in affanno e poi...chiude. Accade all’Osservazione breve intensiva attivata all’ospedale regionale “San Salvatore” con sei posti letto a disposizione di pazienti smistati lì dopo il passaggio al pronto soccorso, in attesa di completare la fase degli accertamenti ed essere assegnati, eventualmente, a uno specifico reparto. Oppure essere dimessi dopo un certo numero di ore. Tuttavia, secondo quanto hanno lamentato alcuni utenti, l’osservazione in quel reparto, in certi casi, non è stata breve. Anzi è lunghissima. E spesso vana.

Questo il racconto della figlia di un paziente di 80 anni che, nei giorni scorsi, è stato portato in ospedale dopo un malore. «Nel giorno di Pasquetta», riferisce la donna, «dopo aver accusato un malore, mio padre è stato visitato e assistito al pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore” in maniera ottimale. Necessitando, però, di consulenza cardiologica è stato fermato in osservazione nella divisione Obi, dove dal pomeriggio è rimasto in attesa di un elettrocardiogramma fino alle 23, senza risultato. Dei cardiologi di turno neanche l’ombra. Ritengo che l’accaduto non abbia bisogno di commenti, ma spero vivamente che questa segnalazione arrivi al manager dell’azienda sanitaria, dottor Tordera, per varie ed eventuali valutazioni».

L’indisponibilità di medici e, più in generale, di personale per il reparto di osservazione breve intensiva comporta non soltanto disagi a carico dei pazienti, e di conseguenza dei loro familiari che li assistono, ma anche a tutta la complessa “macchina” dell’organizzazione ospedaliera. In questo modo ci sono ripercussioni sul pronto soccorso e sui reparti di destinazione dei pazienti.

Nei giorni scorsi il caso del pronto soccorso intasato era tornato alla ribalta dopo le attese, durate in certi casi anche dalle otto alle dieci ore, secondo quanto riferito da alcuni pazienti. In seguito alle segnalazioni, il nuovo manager dell’Asl Rinaldo Tordera aveva effettuato un’ispezione insieme al primario. Un altro problema irrisolto dell’Asl aquilana è quello delle liste d’attesa per gli esami diagnostici, per il quale lo stesso direttore generale ha chiesto la collaborazione dei medici di famiglia.

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