Parco, studi medici aperti di sabato

L’iniziativa è finalizzata a evitare di intasare gli ambulatori di pronto soccorso

PESCASSEROLI. I 4.500 assistiti, residenti in vari Comuni del Parco nazionale d’Abruzzo, da una settimana hanno a disposizione il medico di medicina generale anche il sabato mattina. Dal 14 novembre scorso, infatti, l’Asl ha organizzato e attivato il servizio, nel giorno prefestivo, con la collaborazione e l’assenso degli stessi medici di base. L’attività si svolge nei locali del presidio sanitario territoriale di Pescasseroli. All’iniziativa, per la cui realizzazione ha lavorato il dirigente medico Salvatore Scuotto, in accordo con il direttore dell’attività distrettuale peligno-sangrina, Salvatore La Civita, hanno aderito tre medici di famiglia che, tra Pescasseroli e altre zone del Parco, assistono 4.500 persone. Pertanto, questa bella fetta di assistiti, ovviamente in caso di necessità, il sabato mattina, dalle 9 alle 13, può ora contare sull’attività dell’ambulatorio di Pescasseroli in cui i medici di famiglia, che si sono accordati con l’Asl, garantiranno, a turno, la loro presenza. Gli assistiti troveranno in ambulatorio il proprio o uno degli altri due medici di base che si sono messi insieme nell’ambito del progetto sperimentale studi aperti, previsto da una disposizione della Regione. Sabato scorso c’è stata la prima apertura dell’ambulatorio di Pescasseroli che dunque domani, 21 novembre, sarà in funzione per la seconda volta. Gli assistiti dei tre dottori di medicina generale risiedono oltreché a Pescasseroli, nei Comuni di Barrea e Villetta Barrea. I tre medici che a Pescasseroli offrono il servizio si aggiungono agli altri 106 che nei mesi scorsi, gradualmente, in tutta la provincia, hanno già aderito al progetto studi aperti. Sale così a 109 il numero di medici di medicina generale coinvolti in tutto il territorio dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Nella Marsica hanno aderito 65 medici di base, nell’area dell’Aquila 34 e nella zona peligno-sangrina, con le ultime adesioni, il numero ha raggiunto quota 10. L’accesso in ambulatorio nel giorno di sabato vale ovviamente solo per gli assistiti dei medici di base che hanno accettato la proposta Asl. L’iniziativa è finalizzata a evitare che casi non gravi vadano a intasare i rispettivi pronto soccorso.

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