Paris: superficie sintetica allo stadio dei Marsi

Il presidente dell’Avezzano calcio lancia la proposta al Comune: «Spese a mio carico, ma chiedo la gestione per almeno 25 anni»

AVEZZANO. Per passare dalla pozzolana all’erba ci sono voluti oltre sessanta anni, ma i rigori del tempo, la scarsa manutenzione per le risorse finanziarie sempre più ridotte e non ultimo un tantino di incuria, hanno riportato lo stadio dei Marsi di Avezzano ad assumere lo stesso aspetto che aveva più di mezzo secolo fa. Ricordiamo ancora le parole di un entusiasta Sandro Mazzola quando negli anni Novanta era accompagnatore ufficiale della Nazionale Under 21 che ai Marsi affrontò i pari grado della Scozia: «Questo non è un campo per il calcio, qui si può giocare tranquillamente anche a biliardo». Da quel giorno sono passati oltre 20 anni e di quel “biliardo” sono rimaste solo le buche. L’ultima bruttissima immagine risale al big match con la capolista Sambenedettese: il colpo d’occhio che si presentò ai tifosi fu veramente riprovevole. Colpa, si disse, di alcune gare tra squadre del settore giovanile, che si erano giocate quattro giorni prima. Di verde era rimasta solo la recinzione perimetrale interna; per il resto era diventato tutto di un color marrone che mal si addice a un campionato quale quello che sta disputando l’Avezzano. Ovviamente non sono mancate le critiche, e i malumori della tifoseria e degli addetti ai lavori devono aver indotto il presidente Gianni Paris a prendere posizione. Dopo aver sondato la disponibilità dell’amministrazione Di Pangrazio, Paris ha deciso di compiere il grande passo: «Confermo che la mia decisione è maturata proprio al termine dell’incontro con la Sambenedettese e dopo aver riflettuto a lungo, ieri ho incontrato l’assessore allo Sport, Fabrizio Amatilli, per verificarne la disponibilità del Comune». Paris appare molto deciso e illustra anche qualche dettaglio: «L’idea è quella di creare una vera e propria cittadella dello sport, realizzando il sintetico di ultima generazione sia al dei Marsi che nell’antistadio, in modo tale da poterci ospitare anche eventi di carattere diverso dal calcio. Verranno ricavati anche spazi per il calcio a 5 e a 8, ma la ristrutturazione riguarderà anche il resto della struttura e non soltanto i terreni di gioco». L’investimento è di quelli che farebbero perdere il sonno a molti: «Una stima abbastanza verosimile comporta un impegno di quasi 400mila euro e dal momento che il Comune non può accollarsi alcun debito, sono pronto a garantire con i miei beni personali, ovviamente a condizione che mi venga concesso l’utilizzo della struttura per almeno 25 anni, con l’intesa che se dovessi mollare prima la presidenza dell’Avezzano calcio, sono disposto a lasciare tutto alla città».

Plinio Olivotto

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