Il trio de Il Volo a Collemaggio (foto di Raniero Pizzi)

L'AQUILA

Perdonanza, Il Volo incanta la platea di Collemaggio / VIDEO E FOTOGALLERY

In migliaia assiepati davanti alla basilica per lo spettacolo dedicato alla città nel decennale del terremoto

L’AQUILA. «All’alba vincerò». Il «Nessun dorma» cantato dal trio Il Volo – dedicato alla città che attende, come il “principe ignoto” di Puccini, il sorgere del suo nuovo giorno – apre una serata davvero memorabile vissuta da migliaia e migliaia di aquilani assiepati in tutti gli spazi possibili del prato di Collemaggio. Serata di emozioni, di applausi e lacrime. Di ricordi e speranze. Sul filo del decennale del terremoto e del desiderio collettivo di rinascita. Un grande concerto accompagnato dai talenti della Grande orchestra sinfonica dei Conservatori d'Italia diretta da Leonardo De Amicis.

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Grande amore del Volo è da brividi: è tutto per L'Aquila
Il concerto del trio sul palco di Collemaggio in occasione della Perdonanza all'Aquila, standing ovation (video di Raniero Pizzi)

GINOBLE COMMUOVE. «Torno all’Aquila, città che è nel mio cuore, per rivedere tanti di voi che ho conosciuto sulla costa dieci anni fa: amicizie che non si dimenticano, come i volti di ciascuno. Insieme a tanti ragazzi e bambini sfollati dall’Aquila giocavamo a calcio, andavamo al mare, alcuni erano poco più piccoli di me, poi ci siamo persi di vista, magari stasera qualcuno di loro sarà qui. Ci metteremo anima e cuore. Ringraziamo il maestro Leonardo De Amicis: è stato uno dei colpevoli della nascita del Volo”». Gianluca Ginoble scandisce il suo messaggio poco prima di entrare in scena. Poi commuove la platea. Era un adolescente ancora timido quando girava, nell’estate 2009, tra gli sfollati aquilani a Roseto dedicando canzoni e abbracci nelle serate in piazza. Forzate evasioni per gente che aveva – e molti li hanno ancora oggi – ben altri pensieri per la testa. Vederlo sul palco di Collemaggio, mentre fa il suo ingresso trionfale insieme a Piero Barone e Ignazio Boschetto, con il direttore d’orchestra De Amicis che li tiene per mano, è come chiudere un cerchio e restituire, coralmente, quegli abbracci.

IL VOLO PER L’AQUILA. «Siamo onorati di essere stati scelti per dare vita alla serata davanti alla basilica di Collemaggio, felicemente sorpresi di aver trovato una città bellissima che sta rinascendo». La serata aquilana delle tre voci del Volo – tra un pranzo al ristorante in centro e un saluto ai bimbi (nella foto in basso) del Centro estivo Country Camp coordinato da Claudia Mangola ed Elisa Splendiani al maneggio Centro Ippico Aterno 2 – coincide con un altro decennale: quello della loro attività artistica.

«È la prima volta che vengo all’Aquila», dice Piero, siciliano come Ignazio. «Mi aspettavo di trovare solo sassi; ho visto invece tantissime gru, stanno rimettendo su una città bellissima, non mi aspettavo tutta questa bellezza. Ricordiamo perfettamente il terremoto del 2009, è stato pochi giorni prima che noi cantassimo insieme per la prima volta. Per noi era doveroso essere qui». Gli fa eco Ignazio. «Sono andato a fare un giro, devo esprimere tanta ammirazione per una città così bella, per l’unione tra persone che ha fatto in modo che si rialzasse dopo la tragedia. Il fatto di essere accompagnati da giovanissimi orchestrali è anche un modo per sostenere tanti ragazzi come noi che cominciano a studiare musica. E siamo orgogliosi di cantare in un posto meraviglioso». L’incasso dei biglietti andrà al Conservatorio “Casella” per borse di studio di specializzazione per allievi musicisti. (ha collaborato Raniero Pizzi)
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