resta il corteo

Perdonanza L'Aquila, annullati tutti i concerti

Cancellati in segno di lutto e di vicinanza con le comunità colpite dal sisma, anche il corteo sarà ridotto

L'AQUILA. La Perdonanza celestiniana spegne i riflettori. Annullati, in segno di lutto, tutti gli appuntamenti in cartellone. La decisione è arrivata ieri pomeriggio, dopo una convulsa giornata di riunioni e una seduta di giunta allargata al Comitato della Perdonanza. È il segno tangibile della vicinanza dell’Aquila ad Amatrice e a tutti i centri devastati dal sisma della scorsa notte. Come primo atto ufficiale, il Comune dell’Aquila ha aperto un conto corrente, stanziando la somma iniziale di 20mila euro, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, a cui si aggiungeranno gli importi già previsti e destinati a finanziare gli spettacoli della Perdonanza. «La giunta comunale, anche sulla scorta del parere della Conferenza dei capigruppo, ha stabilito, in segno di lutto e di vicinanza alle comunità colpite da questa terribile tragedia, di annullare tutti gli appuntamenti previsti all’interno del programma della Perdonanza Celestiniana», ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente. Resterà in piedi solo la parte liturgica della manifestazione con l’apertura, il 28 agosto, della Porta Santa e la funzione liturgica che si svolgerà, come di consueto, sul piazzale antistante la basilica di Collemaggio. Anche il corteo storico, listato a lutto, sfilerà in forma strettamente ridotta, sia nel numero dei partecipanti che nel percorso, che si snoderà dalla Villa comunale a Collemaggio. Non ci saranno sbandieratori con tamburi al seguito. Pochissimi i figuranti che accompagneranno la Dama della Bolla e il Giovin Signore. Nel pomeriggio di ieri sono stati effettuati dei sopralluoghi tecnici per capire se sarà possibile, e in che termini, attraversare la Porta Santa. «Siamo certi di interpretare la volontà di tutti i cittadini aquilani di partecipare al lutto delle popolazioni colpite dal sisma», ha detto Cialente, «la catastrofe ha proporzioni drammatiche ed enormi sono lo sgomento e il dolore per una comunità colpita da una tragedia indicibile. La Perdonanza si è sempre svolta, nel corso della storia della nostra città, e si terrà anche quest’anno ma, come nel 2009, in forma dimessa e senza momenti di spettacolo e intrattenimento». Amatrice come L’Aquila. Lo stesso dolore. Le stesse scene di distruzione. «Quando sono arrivato sul posto, ho rivissuto il 6 aprile 2009», le parole di Cialente, «il corso di Amatrice come via Roma. Più avanti, il paese di Onna. Abbiamo aperto un conto corrente su cui il Comune ha versato, come somma inziale, 20mila euro. L’intento è quello di incrementarlo con le donazioni previste per l’allestimento degli spettacoli». Una Perdonanza più che mai all’insegna della solidarietà, spiega il presidente del Comitato, Alfredo Moroni: «Abbiamo scelto di annullare tutta la parte ludica dell’evento, in segno di lutto per quanto accaduto. Gli aquilani, che sette anni fa hanno vissuto la stessa tragedia, sanno bene cosa significa tanto dolore. Tolte le “spese vive”, date dal pagamento dei fornitori che hanno allestito i palchi per le manifestazioni, devolveremo tutto quanto previsto per gli appuntamenti della Perdonanza alle popolazioni colpite dal terremoto. Mi auguro che gli artisti rinuncino al cachet e gli sponsor sostengano l’iniziativa impegnando ugualmente le somme già individuate nella solidarietà alle comunità colpite da una tragedia che rinnova il nostro dolore».

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