I resti della macchina incendiata

Pescina: auto in fiamme, caccia ai piromani

Accertata l'origine dolosa dell'incendio divampato un mese fa della macchina di una dirigente Enel. La donna: uno scambio di persona 

PESCINA. E' stato volontario l'incendio dell'autovettura della dirigente Enel divampato una domenica mattina di un mese fa nella frazione di Venere di Pescina. Un attentato, tuttavia che può essere anche frutto di uno scambio di persona.

L'incendio è al centro delle indagini dei carabinieri della stazione di San Benedetto dei Marsi, gli stessi che in passato hanno svolto accertamenti su altri roghi nella zona. Inizialmente si era ipotizzato un fenomeno di autocombustione. A distanza di giorni, in seguito agli accertamenti, è emersa l'origine dolosa del rogo. Visto che per appiccare le fiamme sarebbe stato utilizzato un innesco.

L’auto, a causa dell’elevata temperatura, era parzialmente esplosa e sul posto fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco. La proprietaria della vettura, assistita dall’avvocato Aldo Lucarelli, si dice convinta che «si sia trattato di uno scambio di persone» e sostiene di «non aver mai avuto problemi con nessuno» e di «non aver avuto sentore di azioni di ritorsioni nei suoi confronti». Il gesto, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, sembra sia stato ripreso da una telecamera della zona. (p.g.)
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