nell'aquilano

Pescocostanzo, prosegue lo sciame sismico

Quattro scosse leggere interessano ancora il bacino di Sulmona. Lo studioso: "Importante tenere sotto controllo il tronco appenninico che va da Navelli a Isernia"

PESCOSTANZO. A distanza di poco più di 24 ore, quattro scosse leggere (la più forte di magnitudo 2) sono state registrate nel bacino di Sulmona, con epicentro Pescocostanzo. Le prime tre scosse sono state avvertite soltanto dagli strumenti dell'Ingv e dello Iaresp, mentre il terremoto registrato alle ore 14,01 è stato avvertito dalle persone più sensibili anche a Rivisondoli, Roccaraso e Rocca Pia.

leggi anche: Pescocostanzo, terremoto nella notte di magnituto 2.8 La scossa, registrata poco dopo le 4, è stata avvertita da alcune persone anche nei Comuni di Rivisondoli, Rocca Pia e Roccaraso. Due ore più tardi scossa leggera a Rocca Santa Maria, nel Teramano. Alle 8 nuova scossa di magnitudo 2.7 a tre chilometri da Notaresco

Secondo lo studioso Leonardo Nicolì, direttore del progetto di ricerca Tellus Iaresp,  "in Abruzzo c'è una ripresa da diversi mesi che sta interessando in modo particolare il versante Nord del Gran Sasso su tutti e due i lati, e la parte più bassa del Bacino di Sulmona. Il tronco appenninico che va da Navelli a Isernia è l'unico rimasto in silenzio negli ultimi decenni, mentre tutta la zona a Nord (L'Aquila, Norcia, Assisi) e la parte Sud (Basso Molise, Irpinia) ha rilasciato eventi importanti e distruttivi. In ambito geofisico la zona di Sulmona desta una certa preoccupazione", ammette Nicolì. Cosa pensare dunque di questo nuovo sciame sismico ancora poco percettibile? E' importante tenere la situazione sotto controllo, sostiene il dottor Nicolì, che poi sottolinea: "E' vero che al terremoto che distrusse L'Aquila nel 1703 seguì, nel 1706, quello distruttivo di Sulmona, ma in geologia non esistono i corsi e ricorsi storici". I tempi geologici insomma sono molto diversi da quelli cui siamo abituati nella vita quotidiana, e il movimento delle faglie nei secoli può essere condizionato da quello di altre faglie vicine.