Pezzopane nell’esecutivo nazionale del Pd 

Alla senatrice la delega per la ricostruzione: «Ora un dipartimento con le migliori competenze»

L’AQUILA. A distanza di anni (l’ultimo aquilano nominato era stato Giovanni Lolli, ai tempi dei Ds) l’Abruzzo torna a sedere nella segreteria nazionale con la senatrice Pd Stefania Pezzopane. Mercoledì la prima riunione dell’organismo dei 40.
Le è stata assegnata la responsabilità del Dipartimento ricostruzione terremoto. «Sono molto emozionata e soddisfatta per questo importante riconoscimento», spiega la parlamentare aquilana. «Una grande responsabilità che mi rende entusiasta. Ho vissuto il terremoto in prima persona così come, in prima persona, nelle sedi opportune, ho lavorato per portare avanti battaglie importanti per risolvere tutte le problematiche legate agli effetti dei terremoti sulle nostre comunità. Tutto questo è stato possibile grazie al dialogo con gli amministratori e con gli operatori locali, un costante confronto che ha permesso di analizzare tutte le situazioni e capire errori strategici che erano stati commessi in passato. Continuerò su questa strada».
Il primo obiettivo della senatrice è quello di «mettere a punto una strategia per superare ostacoli burocratici e a volte strutturali legati anche al sovrapporsi delle discipline tra i vari crateri sismici. Voglio rilanciare il progetto di prevenzione Salva Italia e partecipare alla stesura del programma per il Paese per le prossime elezioni. I temi della ricostruzione saranno al primo posto. Ricomincerò a girare sul territorio colpito, in tutto il Centro Italia, per continuare ad ascoltare la gente. Poi organizzerò un dipartimento nazionale mettendo insieme competenze diverse, da Renzo Piano agli operatori e amministratori locali che ben conoscono la materia. Sono pronta a confrontarmi con il segretario Matteo Renzi per proporre qualche buona idea sia in relazione alla governance del terremoto sia per gli altri temi. Farò da cerniera tra il partito e il governo».
Tra le misure definite con l’approvazione in Senato (avvenuta il 15 giugno) della “manovrina” per le zone terremotate spiccano lo stanziamento di un miliardo all’anno (2017, 2018 e 2019); il fondo per accelerare gli interventi (2 milioni circa); l’aumento di fondi di 63 milioni per il 2017 e 132 per 2018 e 2019 per il sisma di agosto 2016; la proroga fino al 16 febbraio 2018 per la riscossione senza interessi dei tributi sospesi e non versati; la zona franca urbana nei comuni colpiti, con parziale esenzione delle imposte (anche per immobili produttivi) e l’esonero per i contributi previdenziali e assistenziali.(e.n.)
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