appuntamento il 7 maggio

Pianola, festa del grano tra semina e trebbiatura

L’AQUILA. È tutto pronto per la “Festa del grano: dalla semina alla trebbiatura”, che sarà organizzata anche quest’anno dall’associazione Pianola Pianola Pianola. Il primo appuntamento è per il...

L’AQUILA. È tutto pronto per la “Festa del grano: dalla semina alla trebbiatura”, che sarà organizzata anche quest’anno dall’associazione Pianola Pianola Pianola. Il primo appuntamento è per il prossimo 7 maggio, con la “capatura” del grano. Già domani, tuttavia, è previsto un incontro alle 20 nel locale dell’oratorio della frazione con tutti gli organizzatori per mettere a punto i dettagli dell’evento. Per l’occasione l’associazione ha voluto tentare anche l’impresa di raggiungere un primato: il 7 maggio, infatti, tutti i partecipanti potranno assaggiare la frittatina con l’ortica lunga 99 metri. «Un omaggio alla nostra città», spiega Orazio Totani, tra gli organizzatori, «che costituirà senz’altro un record senza precedenti». L’iniziativa che vuole tramandare alle nuove generazioni l’antica tradizione del ciclo del grano vedrà anche la partecipazione dei bambini della scuola elementare della frazione, che parteciperanno a una gara di disegno. Un percorso che mostrerà ai più giovani tutte le fasi essenziali della coltivazione e della raccolta del grano, passando anche per la mietitura e la trebbiatura. Le fasi lavorative del ciclo del grano, infatti, partivano a settembre dall’aratura per preparare la semina: con l’aratro si realizzavano sul terreno i solchi che a novembre venivano riempiti di semi dai contadini. Durante i mesi primaverili si operavano continui lavori di ripulitura dei campi. Tra giugno e luglio si preparava la mietitura: il taglio e la raccolta dei cereali maturi. Dopo la raccolta, le spighe venivano trasportate e sparse nell’aia, dove coppie di muli le battevano con gli zoccoli. Oggi le complesse mietitrebbiatrici mietono il grano, lo trebbiano (liberano il seme dagli involucri) e imballano la paglia. «Si tratta di un patrimonio culturale che non è possibile perdere», spiegano gli organizzatori. «Per questo invitiamo non solo le persone più anziane, ma anche e soprattutto i giovani a prendere parte al progetto».

Michela Corridore

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