Picchiato a sangue dal datore di lavoro 

Pizzoli, imbianchino non firma la busta paga e viene colpito a calci e pugni. È costretto a farsi medicare al pronto soccorso

PIZZOLI. Minacciato, picchiato e lasciato sanguinante per strada dal suo datore di lavoro. Calci e pugni ovunque solo perché un imbianchino “pretendeva” di essere pagato dopo un lavoro. Il picchiatore di turno sarebbe un costruttore di Pizzoli, che lavora in subappalto nei cantieri della ricostruzione, e che ora è stato denunciato.
Vittima del pestaggio D.P., 49 anni, anche lui di Pizzoli. L’episodio è avvenuto alle 19.20 in via Vallicella.
L’ormai ex datore di lavoro gli ha chiesto di incontrarlo per una questione di lavoro. I due si sono visti e il costruttore gli ha chiesto di firmare la busta paga di maggio. Di fronte al suo rifiuto («Non mi ha pagato 5 giornate di aprile – con 420 euro in busta paga – e quindi mi sono rifiutato») ha inveito contro di lui con frasi pesanti: «Non ti permettere di dire nulla in giro, io ti massacro», riferisce l’ex dipendente. È stato a quel punto che è sceso dall’auto e ha cominciato a colpirlo a calci alle gambe e alle parti basse e con pugni al volto. Poi, quando lo ha visto sanguinante, lo ha lasciato da solo e si è dileguato. «Dopo i primi colpi sono caduto a terra e lui ha infierito con pugni in faccia», il drammatico racconto dell’imbianchino, «quando se n’è andato sono tornato a casa e mia moglie e mio figlio sono rimasti sconvolti. Il piccolo ha avuto un trauma».
Il 49enne si è fatto medicare al pronto soccorso dove lo hanno giudicato guaribile in cinque giorni. Il ferito, che è stato aiutato e accompagnato dal cognato romeno, ha deciso di tutelarsi. Di qui la denuncia in questura e la decisione di rivolgersi all’avvocato Fabrizio Lazzaro, che sta tutelando i suoi interessi.
Episodi pesanti erano avvenuti anche in cantiere. «Mi ha aggredito verbalmente per alcuni lavori precedenti che secondo lui non erano stati eseguiti a regola d’arte», sottolinea, «e da allora per me sono iniziati i problemi».
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