Piscina chiusa da due mesi Cgil e associazioni in campo 

Lunedì pomeriggio mobilitazione davanti alla struttura sportiva di Santa Barbara Appello al Comune per coordinare gli interventi di riapertura e a difesa dei lavoratori

L’AQUILA. Una mobilitazione fissata per lunedì pomeriggio alle 14,30 davanti al complesso sportivo di Santa Barbara, con l’obiettivo di «difendere il lavoro, i servizi e i luoghi destinati a rendere maggiormente vivibile e fruibile la nostra città dopo il sisma». L’iniziativa è della Cgil e registra le prime adesioni, come quella della scuola sommozzatori dell’associazione sportiva Atlantide.
«È necessario continuare la mobilitazione per la riapertura del complesso sportivo di Santa Barbara», scrivono il segretario generale provinciale della Cgil Francesco Marrelli ed Anthony Pasqualone, della Fp-Cgil, «una mobilitazione che dovrà vedere la partecipazione anche delle associazioni sportive, degli utenti e dei cittadini che negli anni hanno frequentato un luogo tanto caro agli aquilani e non solo. È ora di riappropriarci di un bene comune, che da sempre ha rappresentato una funzione di socializzazione e una naturale destinazione a interesse collettivo. È ora di difendere il lavoro di chi negli anni ha garantito la continuità delle attività all’interno della struttura, nonostante le mille difficoltà riscontrate, anche a seguito di ritardi nei pagamenti degli stipendi. Un luogo che per sua destinazione è tra i primi in regione per le attività che svolge e per la complessità dei servizi che garantisce a favore dell’intera collettività. Riteniamo necessario un atto di responsabilità che dovrà arrivare in tempi brevi e certi al fine di garantire la continuità lavorativa dei dipendenti e dei collaboratori sportivi, e che preveda la celere ripresa della funzionalità dell’impianto e di tutti i servizi in esso contenuti».
La Cgil, nell’occasione, ricorda che «i lavoratori sono senza stipendio dal mese di agosto e la situazione rischia di degenerare fino al licenziamento di tutti i dipendenti, 18 a tempo indeterminato, di cui 6 diversamente abili e 14 collaboratori sportivi. Chiediamo l’apertura, da parte del Comune, di un tavolo di programmazione e di coordinamento delle attività al fine di verificare gli effettivi interventi necessari alla riapertura, che sia un tavolo aperto ai tanti portatori di interesse che continuano a credere nelle potenzialità del complesso sportivo. Un confronto che sarà utile anche a capire le eventuali responsabilità che hanno portato alla chiusura della struttura dopo l’incidente avvenuto il 10 ottobre con lo sversamento del cloro, e soprattutto a comprendere compiutamente lo stato dell’arte e il contenuto dei documenti prodotti dalla cooperativa Verdeaqua Smile in qualità di gestore per oltre 30 anni. Il ripristino della funzionalità dell’impianto dev’essere una priorità dell’amministrazione comunale per garantire il lavoro e per far ripartire i luoghi di socialità del nostro territorio».
«È necessario garantire la riapertura del complesso di Santa Barbara», sostiene l’associazione sportiva Atlantide-scuola sommozzatori. «Dopo due mesi di chiusura dell’intera struttura, lo stato delle cose è rimasto invariato, con enormi disagi per le nostre attività».
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