Ponte di Belvedere, i tempi si allungano 

Lo studio Romolini che doveva progettare i lavori lascia l’incarico: «Fondi insufficienti per i restauri»

L’AQUILA. lI ponte Belvedere è destinato a restare impraticabile ancora a lungo. Il progetto di consolidamento strutturale e ammodernamento architettonico del ponte non si farà. O almeno, non si farà quello redatto dallo studio d'ingegneria Romolini, con sede a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, che si era aggiudicato lo studio di sicurezza e progettazione, perché «l'incarico professionale finalizzato alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione relativo ai lavori di consolidamento strutturale e ammodernamento architettonico è stato risolto». E' quanto si legge in una determinazione dirigenziale del settore Ricostruzione opere pubbliche del 19 febbraio, che in sostanza riporta una «risoluzione consensuale» dell'incarico allo studio toscano. Il motivo: troppo basso l'importo del finanziamento. Con una comunicazione Pec inviata il 5 ottobre scorso, lo studio Romolini ha comunicato l'impossibilità di proseguire l'incarico a causa «dell'importo del finanziamento non sufficiente a garantire la copertura dell'intervento». Tutto da rifare dunque. Si dovrà ricominciare con una nuova gara d'appalto per affidare nuovamente il progetto. Intanto, però, il Comune dell'Aquila dovrà rimborsare lo studio del lavoro fatto sino a questo momento, ai professionisti viene riconosciuta «la somma complessiva di 958 euro più Iva e un importo pari a 2.313 euro come rimborso spese di viaggio, per un totale pari a 3.529 euro». I danni causati al ponte da terremoto non hanno compromesso la sua tenuta strutturale, ma ha determinato una lesione di taglio e lo spostamento lieve del sistema di appoggio e infatti gli interventi avrebbero dovuto riguardare la campata centrale e non i piloni. L'incarico venne aggiudicato in via definitiva nel giugno 2016 “in ragione di un ribasso d’asta pari al 73.77%, per un importo complessivo pari a 25.269 euro oltre oneri contributivi e fiscali», importo poi aumentato fino a 2 milioni di euro in ragione di una nuova proposta progettuale consistente, appunto, nella sostituzione della campata centrale in acciaio e calcestruzzo armato. Ora la risoluzione del contratto potrebbe riaprire il dibattito sull'abbattimento di un ponte ormai vecchio (costruito tra il 1967 e il 1969), idea avanzata dall'ex assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.
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