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Processo per le assicurazioni Intervengono i Di Marco

AVEZZANO. «Non ci fu calunnia, ma solo diffamazione». L’avvocato Pasquale Milo, difensore di Cesidio e Mario Domenico Di Marco, precisa che nel processo pendente dinanzi al giudice di pace di Pescina,...

AVEZZANO. «Non ci fu calunnia, ma solo diffamazione». L’avvocato Pasquale Milo, difensore di Cesidio e Mario Domenico Di Marco, precisa che nel processo pendente dinanzi al giudice di pace di Pescina, con udienza fissata al 21 gennaio 2015, «non risponde al vero che i signori Di Marco siano imputati del grave reato di calunnia, delitto contro l'amministrazione della giustizia di competenza del Tribunale, ma solo del reato di diffamazione, fattispecie del tutto diversa ma comunque insussistente nel caso di specie». Sul punto precisa che «le condotte tenute dai propri patrocinati sono assolutamente legittime, essendo l'agenzia Di Marco mandataria della compagnia "Toro Assicurazioni Sps" e che la revoca del mandato di rappresentanza a Palmerino Monaco obbligava loro a comunicare tale circostanza a tutti gli assicurati, non avendo più il Monaco alcun titolo ad agire in nome e per conto dell'agenzia Di Marco. Del resto lo stesso tenore dell'imputazione porta ad escludere la sussistenza del reato erroneamente loro ascritto». Precisa inoltre che «l'agenzia assicurativa Di Marco opera da circa quaranta anni nel territorio abruzzese con condotta assolutamente irreprensibile».

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