Prof stroncato da un malore a 56 anni 

Marchetti, insegnante dell’istituto d’Aosta, si è spento 24 ore dopo la riapertura delle scuole. Lascia la moglie e due figli

L’AQUILA. «Un grande uomo e un grande prof». La comunità scolastica e la città intera piangono la scomparsa di Roberto Marchetti, stroncato da un malore improvviso a 56 anni, nella notte tra giovedì e venerdì. Solo il giorno prima, Roberto Marchetti era rientrato a scuola, per l’inizio dell’anno scolastico, all’istituto superiore “Amedeo d’Aosta”, dove insegnava discipline tecnico-pratiche ed era molto stimato da colleghi e alunni. Il professore Marchetti, grande sportivo da giovane, lascia la moglie Antonella, anche lei insegnante, e i figli Matteo e Andrea. I funerali saranno celebrati oggi, alle 15,30, nella chiesa di San Francesco a Pettino.
La notizia della sua morte prematura ha lasciato sgomenti quanti lo conoscevano e il web è stato inondato di messaggi di commozione e di vicinanza alla famiglia. Il primo doloroso saluto a Roberto è arrivato dalla sua scuola: «Tutta la comunità scolastica dell’istituto “d’Aosta” piange l’improvvisa scomparsa del professor Roberto Marchetti, uomo e docente amato e stimato da studenti, colleghi e famiglie. Mancheranno la sua disponibilità, il suo buonumore, la sua presenza sempre impegnata e propositiva. Un pensiero e un abbraccio alla famiglia. Ciao Roberto, sarai sempre con noi, con la tua scuola!». Tanti gli amici che lo hanno ricordato: «Non ci posso credere, Roberto grande uomo, mi dispiace tanto Rip Amico mio», scrive Domenico Ponziani su Facebook, come pure Fabrizio Strinella: «Ciao Roberto , fraterno amico mio...» e Roberto Laglia: «L’amico mio, il mio compagno di banco. Che la terra ti sia lieve». Francesca Consorte sottolinea il suo impegno da insegnante: «Una grande perdita, soprattutto per i suoi ragazzi ai quali tanto ha insegnato. Condoglianze alle famiglia». Nadia Sabatini pensa ai suoi familiari: «Non ho parole! Un abbraccio forte forte ad Antonella e ai figli Matteo e Andrea. Fatevi forza a vicenda». Alla famiglia le condoglianze della redazione del Centro.
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