Provincia pronta a tornare 

Sarà ricostruito (entro il 2019) il palazzo di via Sant’Agostino: costerà 10 milioni

L’AQUILA. L’edificio che ospitava la Provincia dell’Aquila prima del terremoto, in via Sant’Agostino, una traversa di via XX settembre, nella zona della villa comunale, sarà ricostruito entro il 2019. Ad annunciarlo, ieri, il presidente Angelo Caruso che ha presenziato alla firma del contratto per la costruzione della nuova sede dell’ente, «sottoscritto per la Provincia dal dirigente Paolo Collacciani con l’impresa “Kostruttiva Scpa”, con sede a Marghera (Venezia) mandataria del raggruppamento di imprese aggiudicataria della gara nella persona del procuratore speciale della kostruttiva, Enzo Ferragosti, e rogato dal segretario generale dell’ente, Paolo Caracciolo». Una notizia che si attendeva da tempo: già lo scorso anno, infatti, l’amministrazione comunale aveva presentato un piano di recupero urbano della parte alta di via XX Settembre, che interessa anche piazzale Paoli e coinvolge, oltre al condominio villa Fausta, il palazzo cosiddetto “del benzinaio”, demolito, villa Ciarletta, all'angolo con viale Crispi, e appunto la sede istituzionale della Provincia. «Il fabbricato, dichiarato inagibile a seguito degli eventi sismici del 2009, sarà abbattuto e ricostruito nel medesimo sito e ospiterà la presidenza e tutti gli uffici dell’ente, momentaneamente siti in via Monte Cagno», fanno sapere, «i lavori inizieranno entro la fine dell’anno e l’opera sarà completata in 600 giorni dal verbale di consegna». L’opera costerà oltre 10 milioni di euro. La struttura, progettata da un gruppo di professionisti sarà affidata alla Prisma Engineering srl capogruppo e affidata all’architetto Enrico Polato e al geologo Fabio Ferrati. Il responsabile unico del procedimento sarà l’ingegnere Massimo Di Battista. «Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha espresso piena soddisfazione per la prossima realizzazione di quest’opera, strategica e importante per la città dell’Aquila e l’intera Provincia, che consentirà all’ente, ma anche ai cittadini, di riappropriarsi di spazi istituzionali e fondamentali nel centro storico della città. Inoltre, questa realizzazione, consentirà alla Provincia un risparmio considerevole di denaro, essendo gli uffici, al momento, ospitati in strutture private». Il contratto era fermo per la mancanza del dirigente che avrebbe dovuto firmarlo alla fine dello scorso luglio. Adesso dovrà essere stilato il progetto esecutivo che l’ente deve approvare e successivamente dovrà essere depositato al Genio civile. La mancata ricostruzione della Provincia rischiava di pregiudicare anche lo stato di avanzamento dei cantieri privati limitrofi. Pericolo scongiurato.
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