Puglielli: «Priorità alla casa di riposo» 

La neo presidente illustra la sua strategia per il rilancio dell’ente benefico: ma prima bisognerà approvare lo statuto

SULMONA. Incontrerà come prima cosa dipendenti e ospiti della casa di riposo di Santa Chiara. Catia Puglielli, avvocato responsabile dell'area legale del Tribunale per i diritti del malato, ha le idee chiare sulle prime cose da fare come presidente della Casa Santa dell'Annunziata. L'ente sulmonese con fini benefici e un patrimonio inestimabile sembra uscire definitivamente dal rischio di accorpamento con altri istituti regionali. «Per me saranno al centro le persone in questo mio nuovo incarico, per questo incontrerò come prima cosa dipendenti e ospiti della casa di riposo», interviene la Puglielli, «poi mi occuperò di raccogliere informazioni sullo stato degli immobili e di trovare contributi per la facciata dell'Annunziata. Successivamente, col cda metteremo in campo una strategia di rilancio dell'ente, una volta approvato lo statuto». La nomina del nuovo cda, ufficializzata dalla giunta regionale nei giorni scorsi, intende proprio sancire la rinascita dell'istituto con un vertice tutto del territorio. Affiancheranno la Puglielli, infatti, i due consiglieri di amministrazione Filiberto Di Tommaso, geometra sulmonese candidato nelle liste in appoggio al sindaco Casini, e l’avvocato di Roccaraso, Lidia Procario. Si congratula l'assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo. «La gestione di quello che è stato il più importante ente morale della nostra regione torna ad essere affidata, dopo diversi anni, ad un organismo costituito da professionalità locali», dice, «da sempre l'ente rappresenta motivo di orgoglio e vanto per la città e l'intero comprensorio». L’ente di beneficenza sulmonese, il più antico d’Italia (fondato dai cittadini nel 1320), ha rischiato l'accorpamento con un unico istituto regionale, con la riforma delle Ipab (gli enti assistenziali) avviata nel 2011 dalla Regione. L’anno successivo il pressing della politica locale è riuscito a mantenere la sede cittadina autonoma rispetto a quella dell'Aquila, ma la giunta regionale aveva rimesso mano ai consigli di amministrazione, escludendo i rappresentanti sulmonesi che ricoprivano l’incarico gratuitamente negli anni precedenti e nominando un commissario, Dario Recubini di Chieti. In bilancio il patrimonio è valutato per difetto sui 13 milioni di euro, comprendendo anche la casa di riposo Santa Chiara, coi suoi 25 dipendenti (per 580mila euro di stipendi annui) e i suoi 40 ospiti (per 470mila euro di rette). Per un passivo, secondo le ultime stime, di 3 milioni di euro. Uscite maggiori delle entrate, che hanno imposto tagli, fra cui la luce del campanile spenta per diverso tempo e l’orologio dell'Annunziata fermo alle due. Resta sconfinato il patrimonio che dovrà gestire il nuovo cda fra una trentina tra case e palazzi solo a Sulmona, due chiese, tre complessi monumentali (Santa Chiara, San Cosimo e l'Annunziata); tre case e un negozio a Pescara; terreni sconfinati fra Sulmona, Pacentro e Cansano. Da un paio di anni anche una trentina di migranti nella residenza di corso Ovidio.
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