Puledri e vitelli sbranati dai lupi nel parco

Gagliano Aterno, la denuncia degli allevatori: «Le nostre aziende sono fortemente penalizzate»

GAGLIANO ATERNO. Sei puledri divorati dai lupi in meno di un anno nella zona del parco Velino-Sirente che si estende tra Gagliano Aterno e Secinaro. Gli animali appartenevano alla cooperativa Subequana di Piero Di Sabatino residente a Gagliano Aterno. La conferma è arrivata al termine delle analisi eseguite dal veterinario del Parco, su un puledro morto che presentava evidenti segni di morso. L’animale, gravemente ferito, era stato recuperato dai proprietari nella zona di Baullo ma ogni tentativo di salvarlo si era rivelata inutile.

«Sono sicuro che anche gli altri cinque puledri hanno fatto la stessa fine», racconta Di Sabatino, «solo che siamo stati meno fortunati perché i lupi li hanno divorati, lasciando solo qualche traccia. Ci è stato detto che ad ucciderli possano essere stati i cani randagi, ma i morso o i graffi dei cani non creano infezioni virulente come quelli fatti dai lupi che hanno provocato la morte dell’ultimo puledro». L’allevatore al momento ha presentato una denuncia per chiedere almeno il rimborso per i danni subiti all’ente Parco. Intanto, anche nel vicino centro di Secinaro, si lamenta la scomparsa di alcuni capi di bestiame da un allevamento. Come nel caso di Simone Maggi. «I lupi mi hanno divorato un vitello», racconta, «ma siccome sono pochissimi i resti lasciati, non potrò fare nemmeno la richiesta di rimborso. In questo modo si penalizzano le aziende e l’imprenditoria».

Uno sfogo per il giovane da tempo impegnato nel rilancio, in quest’area, delle attività agricole e nell’allevamento di capi di bestiame. Infine, sempre a Secinaro la presenza di lupi è stata segnalata anche nella zona del cimitero dove sarebbe stata sbranata una pecora. La scoperta è stata fatta dal proprietario del piccolo allevamento di ovini. (f.c.)

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