Quei depuratori fuorilegge  sono l’incubo del Fucino 

Il prefetto chiede spiegazioni al sindaco, De Angelis se la prende con la Regione «Da anni inevase le richieste a D’Alfonso, scarsa attenzione alla Marsica» 

AVEZZANO. Il caso dei depuratori che non depurano, nonostante la regolare tariffa che compare sulle bollette, da anni mettono in apprensione gli agricoltori del Fucino e gli ambientalisti. Il prefetto dell’Aquila, Giuseppe Linardi, ha chiesto chiarimenti al sindaco di Avezzano. E Gabriele De Angelis ha puntato l’indice contro la Regione. Il problema è dibattuto da tempo: nei canali del Fucino, impiegati per irrigare i campi, finisce acqua mal depurata e non di rado ci sono sversamenti nei terreni a ridosso dell’impianto di via Nuova. De Angelis, contattato dal Centro, ha chiarito di avere inviato una lunga nota al prefetto. Nota sollecitata da Linardi che, lo scorso 15 novembre, ha chiesto spiegazioni sulla questione. «Le criticità», avverte De Angelis, «sono state più volte segnalate dal Comune alle autorità competenti, senza aver trovato una compiuta soluzione a causa dell’inerzia dei soggetti interessati e soprattutto della Regione».
Ed è sull’inerzia della giunta D’Alfonso che si appuntano le osservazioni del sindaco. Ad Avezzano si trovano due impianti di depurazione: il primo in località Pozzillo, gestito dal Cam, l’altro, di più recente costruzione, affidato alla gestione dell’Arap, l’ex Consorzio di sviluppo industriale. Una doppia gestione che porta a una scorretta e non efficiente depurazione, con un potenziale pericolo di danni ambientali. De Angelis sottolinea «che in assenza di un intervento del presidente della Regione, più volte sollecitato, a partire dal lontano 2015, impedisce alla città di Avezzano di depurare le acque in maniera rispondente alla legge. Se l’intero ciclo di depurazione fosse affidato, come prevede la legge, al gestore del servizio idrico integrato, il Cam, avrebbero trovato risposta tutte le problematiche annose che questa amministrazione ben conosce ma che non può risolvere in assenza dell’intervento della Regione».
Nella lettera al prefetto, De Angelis ripercorre puntualmente, in un approfondito excursus amministrativo e giurisprudenziale, la paradossale situazione sulla delicata problematica della depurazione, «problematica sulla quale» – scrive il sindaco – «è stato sollecitato più volte un intervento risolutivo della Regione, e non solo da parte di questo Comune. Richiesta rimasta a oggi inevasa, nonostante l’urgenza e la delicatezza della questione». E in ultimo l’affondo. «La Regione sembra riservare poca attenzione alla Marsica», afferma De Angelis, «troppe problematiche si trascinano da anni senza trovare una soluzione. E non parliamo solo della depurazione. Auspico fortemente che in quest’ultimo periodo di mandato la politica regionale si dimostri più risoluta, senza doversi ricordare di noi solo quando i problemi si fanno emergenza». (r.rs.)
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