Rapina in casa, trovate le impronte dei banditi

Intanto la polizia raddoppia le pattuglie in periferia nelle ore notturne

SULMONA. Aggredita e rapinata in casa: il ritrovamento di alcune impronte digitali fa ben sperare gli investigatori del commissariato di Sulmona, che da ieri sono a caccia dei tre banditi. Intanto dopo la brutta aggressione di cui è rimasta vittima Maria Spinosa, 77 anni, i residenti del quartiere chiedono una presenza più costante delle forze dell'ordine nelle frazioni e nelle zone periferiche.  A garantirla è il vice questore aggiunto Egidio Labbro Francia, il quale già da ieri ha predisposto dei controlli più serrati nelle zone a rischio, soprattutto nelle ore notturne.

I controlli saranno raddoppiati con due volanti che, a turno, pattuglieranno le frazioni sia pedemontane che quelle ad ovest della città. Intanto vanno avanti le indagini per assicurare alla giustizia i tre malviventi che si sono resi protagonisti della brutale aggressione dell'altra sera.  Dal sopralluogo effettuato dagli ispettori della scientifica nell'abitazione di via del Tratturo, dove vive l'anziana rapinata, sono arrivati risultati che gli investigatori giudicano «interessanti». Indizi, come alcune impronte digitali, che potrebbero portare all'individuazione dei responsabili.

Due sono le piste seguite: la prima porta alla microcriminalità locale e l'altra a professionisti di questo particolare tipo di azioni che però avrebbero agito a colpo sicuro, su indicazione di un basista locale. L'unico punto certo, sempre secondo la polizia, è che i malviventi sapevano benissimo che in quella casa c'era un'anziana che viveva da sola e che potevano agire con tranquillità, perché avrebbero avuto ragione facilmente della donna. (c.l.)