Ricostruzione, Chiodi: "I senza tetto sono 600 I cantieri per privati aperti sono 12 mila"

Il governatore, Commissario delegato per la ricostruzione post sisma, in conferenza stampa a Palazzo Chigi: ''La ricostruzione non solo è iniziata, ma accelererà nei prossimi mesi"

ROMA. Il governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi, Commissario delegato per la ricostruzione post sisma, snocciola una serie di numeri e dati e ai giornalisti, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, dice: ''Come vedete la ricostruzione non solo è iniziata, ma accelererà nei prossimi mesi. La vicinanza del Governo è continua e ci sono tutte le premesse per fare non i miracoli, che non sono alla nostra portata, ma un lavoro ottimo, eccellente''.

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Chiodi - presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il neo sub commissario per la ricostruzione Antonio Cicchetti, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e il suo vice Franco Gabrielli - comincia dalle persone assistite. ''Non è vero che all'Aquila esistono 50mila persone che sono assistite e senza tetto. È vero invece che ci sono 3.179 persone che sono in hotel e nelle caserme dell'Aquila ma di queste la maggior parte sono titolari di case classificate B o C, che sono dunque in riparazione, mentre solo 600 sono proprietari di abitazioni E, quindi totalmente inagibili. Tutti gli altri sono titolari di un contributo di autonoma sistemazione e quindi impropriamente vengono considerati come se fossero senza tetto''.

Per quanto riguarda, poi, la ricostruzione degli edifici privati, Chiodi ha spiegato che ''i cantieri aperti sono 12.000'' e che sono ''disponibili 714 milioni di euro liquidi nelle casse del commissario per contributi diretti ai beneficiari, ai quali si deve aggiungere un altro miliardo e mezzo disponibile nel sistema bancario''.

Con riferimento invece alla ricostruzione di edifici di proprietà pubblica, Chiodi - dopo aver ricordato che ''per i centri storici la legge attribuisce le competenze ai sindaci dei comuni, che devono fare i piani di ricostruzione, prima di tutto'' - ha detto che ''sono stati ultimati 80 cantieri relativi a immobili strategici e alle scuole. Ad oggi sono stati appaltati 9 interventi su edifici pubblici, mentre 18 sono da appaltare entro il 31 dicembre tra cui la cittadella giudiziaria, che da sola 'vale' 30 milioni. È stato ultimato il piano per le scuole del cratere con 30 milioni, mentre altri 30 sono disponibili per quelle fuori cratere non in regola con le norme antisismiche''.

''Pagati ad oggi, inoltre - ha continuato il presidente della Regione - 30 milioni di euro per i danni subiti dalle imprese (il 40% delle richieste delle imprese aquilane), per le quali sono disponibili altri 35 milioni''. Riguardo alla zona franca urbana, ''i soldi a disposizione sono saliti a 90 milioni, già deliberati dal Cipe, anche se il relativo decreto non è stato ancora firmato''.

Altro capitolo riguarda il pagamento ai comuni per le attività sostenute durante l'emergenza: ''è stato pagato il 60% di quanto da loro rendicontato entro il 31 maggio'', ha detto Chiodi. ''Ma c'è una grande novità - ha aggiunto - perché sono stati sbloccati i soldi dell'emergenza: 80 milioni di euro (che si aggiungono a 60 già disponibili) con i quali si potranno pagare tutte le spese sostenute per gli alberghi e l'autonoma sistemazione''.
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