Ristoratrice molestata, c’è un sospettato 

Nei guai un uomo di 55 anni: frequenti blitz nel locale, messaggi offensivi su Facebook e mazzi di fiori indesiderati

L’AQUILA. Un uomo di 55 anni è sotto inchiesta con l’accusa di aver molestato una ristoratrice, che vive all’Aquila da anni, al punto da costringerla a cambiare le sue abitudini. E, infatti, il pm Guido Cocco ha fatto notificare al sospettato, Diego Arquilla, l’avviso di conclusione delle indagini per atti persecutori. Si tratta di un ex cliente che ha provato in tutti i modi di aprire la porta del cuore dell’impassibile ristoratrice con l’unico effetto di inguaiarsi. Si è trattato di un’escalation di iniziative che hanno ossessionato la parte lesa. Egli, infatti, inizialmente, ha informato la commerciante, una donna di mezza età, di essere innamorato di lei al punto di non poter dormire la notte e di essere passato a prendere sonniferi visto che la camomilla non bastava più. Poi lo spasimante sarebbe passato a messaggi molesti tramite Facebook o Messenger che non hanno avuto altro effetto se non peggiorare la situazione.
Come se non bastasse, l’uomo si era anche recato nella località rivierasca abruzzese nella quale la donna era andata in vacanza. In quello stesso giorno il sospettato aveva avuto anche l’idea di recarsi da una familiare della donna, che si trova fuori dall’Abruzzo, per indurla a convincere la parente molestata della bontà delle sue intenzioni. Ma questa donna, per liberarsi di lui, fu costretta a chiamare la polizia. L’irriducibile spasimante, inoltre, tentò di giocarsi le ultime carte lasciando dei mazzi di fiori davanti alla casa della ristoratrice, ma non fece altro che peggiorare le cose.
Nel frattempo il questore, in seguito a indagini di polizia, aveva emesso il divieto di avvicinamento a carico dell’indagato. Un provvedimento blando visto che, dopo alcuni mesi nei quali sembrava scomparso, l’uomo riprese a frequentare il locale gestito dalla donna sia pure in maniera non molto assidua.
Ma questo comportamento apparentemente tranquillo celava dietro molta rabbia: al punto che il 55enne si esprimeva su Facebook in maniera pesante nei riguardi di lei, criticando anche la qualità del suo lavoro con terminologie pesanti.
Le incursioni nel locale della donna ripresero al punto che la titolare fu costretta a chiedere l’intervento della squadra Volante. Nel frattempo la parte lesa fu costretta a non dormire più nella sua abitazione per timore di aggressioni.
Il pm, dunque, dopo quattro anni di molestie, ha chiuso le indagini preliminari per cui l’accusato ha nominato l’avvocato Ubaldo Lopardi come difensore di fiducia per far cadere le accuse.
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