Rivende i “corpi di reato”, ora è nei guai

Dirigente del tribunale di Cassino imputato per peculato dopo indagini dei carabinieri. Perquisizioni nei “Compro oro”

L’AQUILA. È accusato di aver sottratto oro, orologi e oggetti preziosi dall’ufficio “corpi di reato” del tribunale di Cassino per poi rivenderli a diversi “Compro oro” della provincia dell’Aquila, di Avezzano e di Frosinone.

Si tratta di Lucio Grippo, 51 anni, dell’Aquila, dirigente amministrativo del Palazzo di giustizia della cittadina ciociara. È stato sospeso con un provvedimento del ministero e per lui è stata avanzata anche la richiesta di rinvio a giudizio. La misura cautelativa della sospensione è stata emessa dopo un’indagine portata avanti dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri coordinati dal procuratore Luciano D’Emmanuele. Il magistrato, nei giorni scorsi, ha concluso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per il dirigente. L’indagato deve rispondere dell’accusa di peculato in quanto si tratta di un pubblico ufficiale. Secondo l’accusa avrebbe sottratto beni allo Stato per scopi personali. Nei suoi confronti è stata già fissata per il 26 gennaio 2017 l’udienza davanti al gup Massimo Lo Mastro. A scoprire quello che accadeva sarebbe stata una collega. Dopo il pensionamento del precedente funzionario, infatti, sarebbe stata incaricata di fare una dettagliata rendicontazione di tutti i corpi di reato presenti nell’ufficio. Al termine dell’inventario si è accorta che qualcosa non andava e che i conti non tornavano. Mancavano, infatti, importanti pezzi in oro di grande valore. Ha quindi stilato una relazione e l’ha consegnata ai magistrati. Sono state avviate le indagini e sistemate delle telecamere nascoste per accertare come, e per colpa di chi, sparissero questi oggetti di grande valore. Sono state anche fatte perquisizioni ai “Compro oro” della provincia dell’Aquila, ad Avezzano e anche in negozi di altri comuni della Marsica, oltre che a Frosinone. Al termine delle indagini è scattata la richiesta di rinvio a giudizio, oltre al provvedimento di sospensione. (p.g.)

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