Riviezzo: «Giustizia da terzo mondo»

Il presidente del tribunale alla Chiavaroli: organici scoperti e in arrivo duemila cause dei profughi

L’AQUILA. «Non ci possiamo permettere una giustizia da terzo mondo. Non è giusto ed è umiliante per noi magistrati sentire i cittadini che si lamentano dei tempi lunghi». Lo ha detto il presidente del tribunale Ciro Riviezzo in occasione di un convegno sulla giustizia organizzato dall’Ordine degli avvocati. Un confronto costruttivo reso ancora più importante dalla presenza del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli. Riviezzo, come poco prima aveva fatto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carlo Peretti, ha reso noti alcuni dati sugli organici del tribunale che ha una scopertura del 50 per cento e gli 11 magistrati in organico sono comunque pochi. «Dispiace constatare», ha detto, «che ci troviamo in questa situazione a fronte del fatto che stavamo facendo un percorso virtuoso recuperando molto arretrato». Ha inoltre ricordato come L’Aquila non sarà considerata sede disagiata, cosa che avrebbe aiutato a ottenere un miglior organico. Ma, come hanno osservato i relatori sulla scorta di una nota del ministero, non sarà possibile razionalizzare le piante organiche prima dell’accorpamento dei tribunali minori (in Abruzzo sono 4) a settembre 2018. Riviezzo ha anche tenuto a ricordare che, a fronte di organici inadeguati, nel tribunale aquilano sono confluiti ben duemila ricorsi di migranti che vogliono lo status di rifugiati. Anche se per questo è stato assegnato un magistrato in più. I rappresentanti della Camera penale, Gianluca Totani e Massimo Manieri, hanno ribadito i problemi del tribunale di Sorveglianza, a cominciare dalla sede, constatando come la soluzione dei tanti disagi nel capoluogo è lontana. La Chiavaroli ha rassicurato sugli investimenti per assumere giovani in grado di potenziare la digitalizzione. Ma ha anche ricordato come una buona organizzazione sia decisiva. Sulla prescrizione, per esempio, ci sono tribunali virtuosi e altri assai meno, pur con organici simili. Ha elogiato il sistema carcerario abruzzese giudicato sopra la media nazionale e ha ringraziato la Regione, per i soldi stanziati per la formazione dei detenuti, e alcune aziende che permettono loro di lavorare ai fini del reinserimento. La Chiavaroli ha poi visitato con soddisfazione i nuovi locali del tribunale prossimi all’inaugurazione.(g.g.)

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