Salvini contestato all'Aquila: "Sciacallo, non ti vogliamo"

Tensione nel centro storico del capoluogo. Il leader della Lega risponde ai contestatori inviando baci

L'AQUILA. Un gruppo di persone, soprattutto giovani, ha contestato all'Aquila il leader della Lega, Matteo Salvini, di fronte a palazzo Fibbioni, nel cuore del centro storico, esponendo tra l'altro un cartello con la scritta «Salvini, L'Aquila non ti vuole», firmato #maiconsalvini. Dirigendosi verso la sede del Comune il leader della Lega inviava baci ai contestatori, come pure i suoi accompagnatori. A quel punto dalla folla è partito il grido «sciacallo!», gli accompagnatori di Salvini hanno applaudito.

Matteo Salvini contestato all'Aquila
Il leader della Lega nord, in visita nel capoluogo abruzzese, è stato contestato nel centro della città: "L'Aquila non ti vuole. Buffone. Sciacallo" (video di Fabio Iuliano)

La prima tappa della visita del Leader della Lega nord è stata nella frazione di Paganica, parzialmente distrutta dal sisma del 6 aprile 2009. Qui Salvini ha prima fatto un piccolo giro a piedi accompagnato dagli esponenti locali di "Noi con Salvini", poi ha incontrato imprenditori edili, subappaltatori e allevatori.

Secondo l'europarlamentare «la situazione dell'Aquila a sette anni dal sisma è ancora disastrosa e non può essere lasciata in carico alla sola amministrazione comunale. È il governo che deve dare le  risposte, ma forse fino a questo momento il Pd pensava di gestire da solo tutta la partita della ricostruzione».

Salvini: "Il Comune dell'Aquila non può gestire la ricostruzione"
"Dopo sette anni non è possibile che ci siano zone in cui non vi è ombra di ricostruzione. Serve un intervento a livello nazionale", così il leader della Lega nord, Matteo Salvini, in visita all'Aquila (video di Fabio Iuliano)

La presenza degli allevatori diventa anche un pretesto per rincarare la dose su Mattarella e le polemiche a seguito della presenza del presidente della Repubblica al Vinitaly. «È giusto difendere le frontiere e impedire la libera circolazione di uomini e merci», ha dichiarato. «Siamo invasi da  vino formaggio e latte stranieri».